Cantù, largo al consorzio
«C’è già l’impegno di molte aziende»

Intervista con Angelo Passeri presidente della compagine “Tutti Insieme Cantù”.

«È davvero giunto il momento che il territorio dia un segnale chiaro e preciso. Se abbiamo veramente a cuore questa società che ci tiene insieme da 80 anni facendoci gioire, emozionare e palpitare, ebbene allora è proprio il momento di manifestarlo concretamente».

Angelo Passeri, 32 anni, da fine giugno è il presidente di Tic (Tutti Insieme Cantù) la compagine di azionariato popolare fondata nel 2014 a supporto inizialmente della proprietà Cremascoli e successivamente di quella Gerasimenko. Ora, Tic - dopo un periodo di riflessione interna - è di nuovo lanciata nel tentativo di supportare al meglio coloro che, eventualmente, acquisiranno la Pallacanestro Cantù.

«Negli ultimi mesi abbiamo messo mano a un progetto che possa dare nuovo slancio a Tic - afferma Passeri - visto che si era perso un po’ di smalto a causa delle problematiche legate alla figura di Dmitry Gerasimenko e che tutti sappiamo. Un progetto che abbiamo ritenuto di dover ampliare rispetto a quello originario mediante la creazione di un consorzio di aziende, di cui Tic vorrebbe essere la capofila, che intendano sostenere economicamente la Pallacanestro Cantù e magari non sarebbero in grado di farlo a livello di sponsorizzazioni o di abbinamenti vari».

Vi state dunque muovendo su una sorta di doppio binario, rivolgendovi sia ai singoli sia alle aziende. «Tic srl continuerebbe ad avere la sua base di azionariato puro rivolto alle persone fisiche, ma come società potrebbe però mettersi a capo di un consorzio che a quel punto inglobi la Tic srl e altre aziende per concorrere tutte unite al consorzio stesso».

Come siete messi con le adesioni? «Premesso che la presenza di Gerasimenko funge ancora da tappo nei confronti di molti potenziali aderenti, al momento le adesioni sono ovviamente soltanto sulla carta. E a queste parole vorremmo presto dare un seguito tangibile presentando questo progetto operativo alla città e agli imprenditori. E nella stessa sede iniziare già a far sottoscrivere degli impegni a chi vuole salire a bordo del consorzio. Un impegno che dovrà essere almeno triennale proprio per avere una certa garanzia di orizzonte temporale davanti a noi».

L’intervista integrale e gli approfondimenti sulla Provincia di martedì 22 gennaio

© RIPRODUZIONE RISERVATA