Cantù, l’exploit di Kennedy
fa cambiare i piani di mercato

Era il primo indiziato per il taglio, ma la prestazione con Trieste adesso rimette tutto in discussione. Adesso sul tavolo parecchie ipotesi, sotto esame Thomas e Woodard. Ma potrebbero anche restare tutti

La sorpresa delle sorprese è stata la grande prestazione di Sha’markus Kennedy. Contro Trieste, Cantù ha ritrovato di colpo il suo giocatore, che sembra sperduto nei meandri di un tardivo ambientamento al basket europeo. Prestazioni un po’ apatiche, soprattutto quelle post Covid e alcune evidenti lacune difensive avevano indotto la società a intervenire sul mercato per rafforzare il settore dei lunghi, con il tesseramento dell’inglese Kavell Bigby-Williams, giocatore che sarà presentato ufficialmente oggi a Vighizzolo. Il pensiero è andato immediatamente a Kennedy, indiziato per il taglio, non appena fosse rientrato Smith dall’infortunio.

La prova “monstre” offerta contro Trieste, invece, costringe la società a una riflessione ulteriore. Perché privarsi di un giocatore come lui – a patto che il suo rendimento sia mediamente paragonabile a quello di mercoledì sera – sembra davvero un po’ difficile. Il tempo per pensarci comunque non manca: se mai ci sarà un taglio, se ne riparlerà non prima di gennaio.

Certo che la prestazione contro Trieste ha sorpreso un po’ tutti. E chissà, probabilmente la presenza in tribuna del nuovo arrivato potrebbe aver risvegliato in Kennedy motivazioni e la voglia di dare qualcosa in più. Per lui parlano i numeri: ha sfiorato la tripla doppia, grazie a 21 punti, 11 rimbalzi e ben 7 stoppate in 33 minuti di utilizzo. E, nel campionato, l’americano è leader per distacco nella media stoppate (2.4 a partita), mentre contro Trieste ha praticamente raddoppiato la sua media nei rimbalzi.

C’è abbastanza materiale per un ripensamento interno, agevolato dal fatto che i tempi di recupero di Smith non sono brevissimi: il play salterà la sfida di domenica contro Brescia, non è detto che sia pronto per la trasferta di Reggio Emilia di Santo Stefano. Quindi, se ne riparlerà nel 2021. Reggono, a questo punto tutte le varie ipotesi e altre si stanno facendo strada. Kennedy è sotto esame, senza dubbio, ma con chance di conferma: in tal caso, con il roster al completo, toccherà a uno straniero – a turno – accomodarsi in tribuna, senza procedere a tagli. Sta infatti prendendo piede, in società, l’idea di tenere tutti: i conti tornano e, con una pandemia in corso, c’è sempre il rischio che qualcuno si ritrovi indisponibile da un momento all’altro. Ovviamente, in caso di tribuna fissa per un determinato giocatore, potrebbe prevalere il desiderio di andare a giocare altrove.

Potrebbe non essere però il solo Kennedy il giocatore sotto esame. Perché anche su Thomas comincia a serpeggiare qualche dubbio. Con una soluzione tattica di questo tipo: sfruttare l’atletismo di Kennedy come centro e la presenza fisica di Bigby-Williams per il reparto lunghi, mettendo di fatto il giovane Bayehe come cambio di Leunen. Un po’ più fantasiosa, invece, la quarta ipotesi. Ossia tenere Thomas e Kennedy e andare a cambiare la guardia, vale a dire Woodard, che non sta dando quel contributo di punti e sicurezza che ci si aspettava da lui. Ma è abbastanza chiaro come sia difficile andare a pescare un “bomber” a stagione iniziata, in quanto gli elementi di valore e con un rapporto costo-resa adeguato per Cantù sono tutti accasati.

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