Cantu, l’urlo di Della Fiori
«Vogliamo salvarci a tutti i costi»

Il gm dell’Acqua S. Bernardo pensa alla partita di domani con Trento e al futuro

Vigilia di Cantù-Trento, la S. Bernardo si ricompatta e manda avanti tutto lo stato maggiore legato alla squadra. C’è bisogno di far quadrato, di fare gruppo: è il rush finale, Cantù è ultima e non c’è altro tempo da perdere. A partire da domani sera, alle 19.30, quando al PalaBancoDesio andrà in scena il primo di cinque match point decisivi per la salvezza. Contro Trento sarà scontro diretto: l’obiettivo è vincere, avvicinare gli ospiti in classifica (ora sono a +4) e ribaltare il -1 dell’andata in Trentino.

Cantù lo farà con un Gaines in più – dopo le assenze contro Milano e Brindisi – e con l’assistente Marco Gandini in panchina. Anche se la vera rivale ora è Reggio Emilia, lontana solo 2 lunghezze, che Cantù affronterà domenica 18.

E allora, ecco arrivato il momento di fare il punto. Cantù lo fa con il general manager Daniele Della Fiori che invoca positività intorno alla squadra e – ne scriviamo a fianco -, con i due tecnici Bucchi e Gandini: l’head coach ricompare dopo la lunga assenza – suo malgrado – per Covid che lo purtroppo lo terrà ancora lontano dal parquet, mentre il suo primo assistente sviscererà la partita dal punto di vista tecnico.

Daniele Della Fiori commenta così il momento dei biancoblù: «Dopo la vittoria contro Cremona c’era grande soddisfazione per il trend positivo di risultati e prestazioni, oltre a una grande fiducia nel lavoro che il gruppo stava svolgendo settimanalmente in palestra. Inutile nascondere che l’assenza del capo allenatore e del primo assistente, unite al forfait di Frank Gaines, sono state molto difficili da assorbire in un momento così importante della stagione».

Cantù ha poi potuto contare sulla “cantera” di tecnici nel momento di difficoltà: «A tal proposito desidero ringraziare personalmente Antonio Visciglia per il lavoro svolto in queste settimane. Si è dovuto caricare di responsabilità eccessive e di una sovraesposizione per certi versi ingiusta nei suoi confronti, facendolo con grande dedizione, coraggio e competenza: non era facile o scontato. Ringrazio anche il Progetto Giovani Cantù che ci ha aiutato “prestandoci” Christian Di Giuliomaria e Mattia Costacurta, che hanno supportato Antonio durante le partite e gli allenamenti. Tutto ciò va detto non per accampare scuse o giustificazioni, ma perché penso sia doverosa un’analisi equilibrata e reale del momento. È chiaro che la situazione sia complicata, ma il destino è ancora nelle nostre mani e vogliamo salvarci sul campo a tutti i costi».

Domani serviranno tutti, indistintamente. Con grande spirito e determinazione: «Ci aspetta una partita cruciale e dobbiamo essere bravi come società a creare intorno alla squadra un clima di energia positiva, senza cadere nell’errore di caricarci di ansia o paura. Occorre affrontare una partita alla volta, concentrandoci solo sulla sfida casalinga contro Trento, dando tutto quello che abbiamo, fisicamente e mentalmente».

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