Cantù-Piacenza, la gara dei record
E con Bryant sulle orme di Gaines

Una partita pazza e con quattro supplementari, che segna nuovi primati in A2

L’ultimo a segnare oltre 40 punti con la maglia di Cantù era stato Frank Gaines nel 2019, nel derby perso contro Milano: 44 punti in 31’ disputati, con Cantù però sconfitta 98-91. Zack Bryant – ieri ha trovato l’energia per una mattinata con gli studenti dell’istituto comprensivo “Bruno Munari” di Cantù -, con i suoi 40 contro Piacenza ha riaggiornato il file dei bomber capaci di toccare la magica cifra. Lo ha fatto in una partita pazza, che segna un nuovo record. Anzi, più d’uno.

Per Cantù, il precedente primato di punti realizzato risale al 1975: Forst-Mestre 127-91. E il record di punti complessivamente segnati va ad aggiornare il 158-91 di Sassari-Pavia (249 totali), contro i 264 segnati in Bakery-Cantù.

Come sempre molto attenta alle statistiche, la Lega Nazionale Pallacanestro ha immediatamente celebrato l’impresa di Cantù elencando alcune delle partite più lunghe, in relazione ai supplementari disputati. Ebbene, in era Lnp – quindi dal 2013/14 in poi - la sfida di domenica è il nuovo record, in precedenza infatti erano stati più volte raggiunti tre tempi supplementari (Treviglio-Ravenna 100-92 nel 2014, Barcellona-Torino 110-115 e Treviso-Mantova 91-87 nel 2015 e Verona-Roseto 105-97 nel 2018), mentre il record italiano spetta a Sassari-Trieste 121-116 del 1998, con 5 supplementari.

La Nba fa scuola in quanto a lunghezza delle partite: nel 2019, Trail Blazers-Denver Nuggets finì 140-137 dopo quattro overtime. E, nel 1951, tra Indianapolis Olympians e Rochester Royals, si giocarono 6 tempi supplementari. Davvero altri tempi?

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