Cantù ricorda Corsolini
«Ciao, Ui lov iù»

Il toccante messaggio del sindaco di Cantù Alice Galbiati. Lo ricorda anche Marson

Piange Cantù, la città adottiva di Gianni Corsolini. Bolognese di nascita, Cantù è stato l’epicentro della sua carriera, in tutti i ruoli che ha ricoperto. Tra i tanti messaggi di affetto che la famiglia ha ricevuto, c’è anche quello del sindaco di Cantù, Alice Galbiati.

Il padre Claudio, dal 1963 al 1967, vestì per cinque stagioni consecutive la maglia della Pallacanestro Cantù. Ed è stato un giocatore di Corsolini, quando Gianni era a capo della direzione sportiva della squadra. Una perdita quindi che la riguarda molto da vicino. Sulla propria pagina Facebook, il primo cittadino di Cantù ha postato una foto e un messaggio: «In questi tristi giorni di perdita si aggiunge anche la tua, Gianni. Mancherai tanto… “Ui lov iu”», parafrasando il titolo della rubrica di Corsolini su La Provincia, “Ai lov dis gheim”.

«Abbiamo un bel ricordo di Gianni, ha avuto sempre un grande rispetto nei nostri confronti, valorizzandoci per quello che facevamo: era un nostro tifoso eccellente». Così Alfredo Marson, presidente della Briantea84, ricorda Corsolini: «Ci ha dato la possibilità di giocare a Cantù, prima delle partite della squadra di serie A. In queste ore mi è venuto in mente un episodio incredibile: stavamo giocando contro Padova e siamo andati al terzo tempo supplementare, dovevamo lasciare il campo. Il match stava andando per le lunghe. Gianni aveva fretta di farci chiudere, ma per fortuna abbiamo vinto e ci ha dato la possibilità di finire a pochi minuti dall’inizio dell’altra sfida». Non solo: «La sua famiglia – chiude Marson - è sempre stata dalla nostra parte, collaborando attivamente nei settori sportivi di Briantea84. Gianni è stato una presenza costante nella storia della società, aiutandoci fin dal momento della fondazione, con la moglie e i figli».

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