Cantù, senti Pecchia
«Non ho paura di niente»

Ventuno anni e un carisma non comune. Andrea Pecchia, nuova guardia-ala della Pallacanestro Cantù, sembra un veterano

Ventuno anni e un carisma non comune. Andrea Pecchia, nuova guardia-ala della Pallacanestro Cantù, sembra un veterano. L’ex leader della Remer Treviglio, che da bambino aveva come unico idolo Kobe Bryant, si racconta soffermandosi particolarmente sui suoi valori e sul suo diktat: «Vado fiero della mia filosofia, che è quella di lavorare duramente in palestra. Può sembrare forse scontato ma credo che senza sacrifici non si possa ottenere nulla. Il talento fa tanto, oltre alla testa che è fondamentale, ma il lavoro in palestra è tutto».

Ovviamente Pecchia non nasce leader, però lo diventa con il passare del tempo. Prima capitano della Nazionale azzurra Under 17, poi capitano anche della Blu Basket Treviglio, che trascina letteralmente a un passo da una clamorosa promozione nella massima serie, sfidando nei playoff di Serie A2 piazze storiche del basket italiano come Verona e Treviso.

Pecchia è cresciuto in fretta, sia come giocatore (votato miglior U22 della scorsa stagione di A2), sia come uomo. La chiamata di Cantù è arrivata al momento giusto per l’esterno milanese, nel pieno della sua maturità: «Non ho paura di prendermi le mie responsabilità e non mi lascio intimorire da nessuno. Se c’è qualcosa che non va, io parlo e mi confronto con chiunque. In faccia. Anzi, non sopporto chi si nasconde. Nello sport, o più nello specifico in uno spogliatoio, parlarsi è fondamentale».

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