Cantù va ad Avellino in treno
Sodini: «La decisione è mia»

Il tecnico della Red October: «Stesso tempo che in aereo, ma maggiore comodità per i giocatori»

«È stata una scelta mia personale». Marco Sodini, capo-allenatore della Pallacanestro Cantù, non si nasconde. L’idea di raggiungere Avellino in treno, e non utilizzando l’aereo, è stata solo ed esclusivamente sua.

Non si tratta di una questione di costi, bensì di esclusiva opportunità: «Tra andare in aereo e andare in treno – spiega – a livello di tempo impiegato cambia poco. Il viaggio in treno, invece, è decisamente più comodo per i giocatori, che non sono costretti a stare rannicchiati durante il volo e ad attendere in aeroporto sia prima di partire, sia in attesa dei bagagli».

Una decisione, insomma, presa senza alcun riferimento agli ormai noti problemi di budget, tanto più che il costo della trasferta è di fatto soltanto riferibile alla spesa viva del viaggio, mentre l’ospitalità è gestita interamente dalla Scandone, che al ritorno riceverà il medesimo trattamento dalla Red October.

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