Corsolini: «Inutile sopportare
Per Recalcati è meglio finirla qui»

Riportiamo un estratto della rubrica “Ai lov dis gheim” come al solito firmata da Gianni Corsolini.

Ecco un estratto di “Ai lov dis gheim”, l’abituale rubrica a firma di Gianni Corsolini, che troverete per intero pubblicato sulla Provincia di mercoledì 28 giugno.

«Quando c’è stata la Serata delle Stelle a Cantù nel piazzale della Cassa Rurale Artigiana mi ero sinceramente illuso che la presidente Irina avesse sposato la tradizione, la storia, la cultura del nostro territorio.

Le sue dichiarazioni mi erano apparse intelligenti, oltremodo diplomatiche e tranquillizzanti per tutti gli appassionati, specie per quanto riguarda la continuità e la politica giovanile.

Dopo alcuni giorni è intervenuto il marito proprietario e abbiamo capito che, almeno su questo argomento, non era cambiato nulla.

Oggi ci troviamo con l’ennesimo “en pass” dell’allenatore Recalcati, reso sotto contratto, a questo punto, soltanto per le pressioni dei locali che avevano fatto bene a consigliare questa soluzione alla proprietà.

Non so quale sarà la scelta di Recalcati ma viste le dichiarazioni del proprietario e le scelte conseguenti ritengo che il buon Carletto farebbe buona cosa prima a se stesso e poi al movimento nostrano lasciando l’incarico. È difficile per un tipo come lui abbandonare il campo ma siccome penso che non ci siano in primis dei motivi di necessità assoluta, nel qual caso sarebbe giusto sopportare, tutto sommato è meglio chiudere.

Per quanto riguarda me, resto un appassionato legato alla storia della nostra società, con la giusta gratitudine ma certamente con l’andazzo attuale non mi sento di proseguire anche il mio tifo seppur moderato e non da ultras».

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