Dai Acqua San Bernardo
un Brindisi alla nuova proprietà

Questa sera alle 20.30 la Pallacanestro Cantù ospita nel posticipo la lanciatissima squadra pugliese. Prima partita post Gerasimenko e debutto in maglia biancoverde dell’esterno Carr oltre che del lungo Stone.

Cantù e Brindisi condividono la vetta della classifica della serie A. No, non abbiamo affatto bevuto ed è chiaro che non alludiamo evidentemente alla graduatoria vera e propria che è saldamente comandata da Milano, bensì ci limitiamo a un arco temporale più ristretto, vale a dire quello racchiuso nelle ultime sette giornate di campionato. Perché in effetti, attenendoci a quanto accaduto dalla terzultima d’andata a oggi - sette turni, appunto, che da ieri sono diventati otto per tutti ma non per le protagoniste del posticipo di questa sera (20.30, arbitri Martolini, Di Francesco e Capotorto) al PalaBancoDesio - Acqua San Bernardo e Happy Casa condividono la testa con 12 punti ciascuno.

I pugliesi sono reduci da cinque vittorie consecutive in serie A nonché dalla finale di Coppa Italia (nel frattempo giocata e persa contro Cremona) e si sono imposti nelle ultime quattro partite disputate in trasferta. Di contro, i brianzoli hanno ottenuto sei affermazioni nelle sette gare più recenti inanellando solo vittorie negli ultimi quattro incontri.

Tutto ciò, per la verità, è la fotografia scattata il 10 febbraio scorso, prima insomma che la massima serie andasse in pausa prolungata per concedere spazio dapprima alle Final Eight di Firenze e successivamente alle qualificazioni mondiali della Nazionale azzurra. E se per Brindisi - sempre ottimamente allenata da Frank Vitucci - da allora è cambiato nulla, altrettanto non può dirsi per Cantù poiché quest’ultima nelle more della sosta - oltre ad aver scampato il pericolo di estinguersi prima del benedetto passaggio di proprietà - ha perso (o scaricato) due pezzi grossi del quintetto (Udanoh e Mitchell) per intrattenere rapporti con un altro paio di americani che rispondono al nome di Tony Carr e di Tyler Stone. Ci sarebbe anche la cessione di Francesco Quaglia, pur se in realtà il lungo toscano era ai margini estremi delle rotazioni per cui la sua sarà un’assenza destinata a non farsi sentire, in questa San Bernardo ridisegnata che ovviamente si porterà appresso stasera alcuni punti interrogativi.

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