Di Paolo: «I playoff?
Almeno quattro vittorie»

L’analisi dell’assistente di coach Sodini: «Cantù soffre l’aggressività degli avversari».

«Non scordiamoci che affrontavamo la seconda e la terza in classifica - così il vice allenatore della Red October Giuseppe “Pino” Di Paolo quando lo si invita a riflettere sulle brutte sconfitte in trasferta a Venezia e Brescia -. Fatta questa doverosa premessa, certo non ci nascondiamo che il nostro rendimento in trasferta è sempre un tantino inferiore a quello che riusciamo a esprimere a Desio sia a livello di squadra sia individualmente. Chiaramente, l’asticella delle aspettative nei nostri confronti si è alzata e pure di parecchio perché abbiamo dimostrato di poter competere per un posto nei playoff e le partite giocate contro Venezia e Brescia ci hanno messo davanti a una serie di difficoltà che saremo chiamati a superare se davvero vorremo essere protagonisti nella post season perché sinora non siamo stati all’altezza. Per diversi motivi».

Motivi, quantomeno quelli prioritari, che lo stesso Di Paolo passa poi in rassegna. «Soffriamo l’aggressività degli avversari e abbiamo avuto difficoltà a tenere il ritmo in quelle che sono le mostre situazioni congeniali, soprattutto dal punto di vista offensivo - argomenta -. Le mani addosso e la fisicità di certe difese non riusciamo proprio a digerirle».

Volgiamo avanti lo sguardo. «Da adesso in poi, se vogliamo avere la certezza di centrare l’obiettivo dei playoff ci servono quattro se non cinque vittorie - fa presente l’assistente di Sodini -. Milano (prossima rivale in casa, ndr) ha un profilo ancor più spiccato di Venezia e Brescia quanto a fisicità e aggressività, ma attenzione anche alle squadre in lotta per non retrocedere come Pesaro e Capo d’Orlando perché saranno partite oltre che dal carico emotivo particolare, anche di atletismo e intensità. Insomma , il nostro salto di qualità dovrà essere indipendente dal valore degli avversari».

L’intervista integrale sulla Provincia di martedì 3 aprile

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