Eagles, niente festa dei trent’anni
Era un riferimento per Cantù

Quest’anno, causa Covid, non si potrà riproporre l’evento tanto atteso al Bersagliere

«È da parecchio che ci troviamo a vivere questa giornata con un’ansia incredibile, che ogni anno è andata aumentando visto la crescita esponenziale che ha avuto la nostra avventura... Ora invece scriviamo con un nodo in gola, perché proprio oggi, sarebbe stata la giornata di apertura della festa Eagles, la festa dei 30 anni, il coronamento della storia di uno dei gruppi ultras basket più longevi della storia... e che storia!!!». Gli Eagles hanno raccolto pensieri e parole e hanno pubblicato un lungo post sulla propria pagina Facebook.

Già, niente festa quest’anno per gli Eagles Cantù, il nucleo caldo del tifo canturino: «Da più di 15 anni – si legge nel comunicato - organizziamo la nostra festa con grande sacrificio, principalmente per stare insieme, fare gruppo, coinvolgere nuove leve e lasciare il segno in ambito sociale». Cosa sia questo appuntamento lo sanno bene tifosi, appassionati e avventori. La grande protagonista è la cucina: tra i cuochi ci si ricorda di Andrea Trinchieri, altri coach come Dalmonte e Sacripanti hanno fatto presenza. Tanta solidarietà - anche in tempi di Covid, con i Pesi Massimi legati al Como, l’impegno in campo sociale non è mai mancato -, un punto fermo degli Eagles.

«Davvero particolare la serata condotta da Massimo Marianella l’anno scorso - ricorda Luciano Zanfrini del direttivo Eagles -: il giornalista di Sky Sport, noto tifoso canturino, ha ripercorso la storia della Pallacanestro Cantù, conducendo anche l’asta benefica con pezzi pregiati, tra cui una maglia di Riva autografata. Gli abbiamo regalato un seggiolino del Pianella…».

Ormai da tempo l’evento viene ospitato al parco del Bersagliere. Tra le serate più riuscite, quella con la storia dirigenziale della Pallacanestro Cantù. Gli Eagles riuscirono a portare sul palco tutti gli ultimi presidenti per il 25° del gruppo: Roberto Allievi in rappresentanza del padre Aldo già scomparso, Franco Polti (accompagnato dall’amico Claudio Gentile), Alessandro Corrado e Anna Cremascoli. «Ma i momenti da citare - commenta Zanfrini - sono davvero tanti: la 24 ore di basket a squadre miste dentro al Pianella, oppure le tante serate con il dj Munda e la classica sfida dei bar: in palio c’era un premio al locale che portava più gente alla festa. Altri momenti storici sono la sfida rock e la serata dei “vecchi”, in cui i fondatori degli Eagles vengono coinvolti dalla cucina al servizio. Il fiore all’occhiello della festa è la cucina: la gente viene alla festa per affetto e vicinanza, ma anche perché si mangia davvero bene».

Un programma del genere è incompatibile con le attuali richieste in tema di prevenzione e non solo: «Non possiamo garantire il distanziamento e non è nella nostra indole contenerci nei festeggiamenti. Inoltre, con il dramma sanitario e sociale che abbiamo vissuto, organizzare una festa sarebbe stata una mancanza di rispetto».

Ma non manca l’impronta Eagles, anche in assenza di musica e divertimento: «Ci siamo detti che è ora di aiutare chi ci ha sempre sostenuto, con piccoli gesti, per esempio organizzando aperitivi nei bar e acquistando in negozi che sono sempre stati al nostro fianco come sponsor».

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