Fioretti: «Il +43 dell’andata

non può e non deve illuderci»

Intervista con l’allenatore canturino, ora assistente di coach Di Carlo in quella Capo d’Orlando che domenica sarà ospite di Cantù a Desio.

Fioretti, voglia parlare di quel famigerato +43 con cui avete vinto all’andata?

Ma non è che ci sia poi molto da dire. Sicuramente c’è stato tanto merito nostro nell’aver indirizzato la partita così come l’avevamo preparata. Dopodiché, talvolta capita che a una squadra vada davvero tutto bene, mentre all’altra non vada bene niente. Credo, appunto, sia successo questo nella sfida in casa nostra. Per questo non ci dobbiamo illudere perché non può e non deve far testo».

Cantù è cambiata un filino rispetto ad allora e voi non avete più il punto di riferimento nel play Fitipaldo, sostituito da Ivanovic.

«In verità, siamo molto simili a prima, nel senso che sia l’uno sia l’altro sono giocatori offensivi ma che al contempo giocano per la squadra. Forse, però, Fitipaldo è un attaccante più naturale».

Nel corso della stagione avete ricalibrato il vostro obiettivo: dalla salvezza ai playoff.

«Alla vigilia del campionato eravamo indicati come la vittima sacrificale per l’A2 mentre direi che ci stiamo prendendo delle belle soddisfazioni. Ma parlare di playoff è ancora prematuro».

L’intervista completa sulla Provincia di venerdì 24 febbraio

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