I protagonisti di Cantù
Intervista a Ebeling

Sul giornale di oggi un’altra puntata del “Dove eravamo rimasti?”. Dei grandi giocatori che hanno scritto pagine celebri della Pallacanestro Cantù

Sul giornale di oggi un’altra puntata del “Dove eravamo rimasti?”. Dei grandi giocatori che tra la fine degli Anni 60 e la fine degli Anni 80 hanno scritto le pagine più celebri e gloriose della storia della Pallacanestro Cantù si è detto e scritto sempre tanto. La maggior parte di loro non è mai uscita dai radar degli organi di informazione e spesso a costoro si ricorre per celebrare il passato, chiedere un parere, esprimere un giudizio. Insomma, sono rimasti attuali e costantemente all’ordine del giorno. Non così, invece - quantomeno per la maggioranza dei casi - per la generazione successiva alla loro. Stavolta tocca a John Ebeling. Nato a Trenton, New Jersey, Stati Uniti, il 2 gennaio 1960, John Michael Ebeling è arrivato in Italia nel 1982 nell’allora Mangiabevi Ferrara che faceva il suo esordio nel campionato di A2. Nel triennio estense viaggia rispettivamente a 20,9, 27,3 e 27,7 punti di media. Cifre simili anche nelle due stagioni trascorse a Firenze, quando mette a segno 27,2 e 25,4 punti. Dopo una breve parentesi a Forlì (dove ha incrociato coach Pancotto), approda in Svizzera al Sam Massagno, poi è di scena per due campionati in Spagna. Di nuovo Ferrara, altri due anni spagnoli e nel 1996-97 lo sbarco a Cantù dove chiude l’annata a 8.7 punti (il top proprio all’esordio contro la Virtus Bologna, 21) e 4.7 rimbalzi in 22’ di utilizzo. Via dalla Brianza, resta in A dapprima a Reggio Emilia e poi a Fabriano. Indi un ulteriore triennio a Ferrara. Dopo aver assunto la cittadinanza italiana ha giocato anche a Cento e Lumezzane per ritirarsi nel 2005, a 45 anni.

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