Il derby di Natale divide
«Bello». «No, evitabile»

Il derby di Natale con Varese, novità del campionato di basket, divide già. In calendario a Varese, la comunicazione ha fatto scattare il dibattito in città

Il derby di Natale con Varese, novità del campionato di basket, divide già. In calendario a Varese, la comunicazione ha fatto scattare il dibattito in città: «Sinceramente non mi sembra così fondamentale dover giocare a natale – dice Francesco “Juary” Morabito, storico membro degli Eagles – io personalmente di solito a Natale lavoro, quindi non mi cambia molto, una volta finito andrò a Varese, se ci faranno andare. Mi rendo conto però che molte persone, anche del nostro gruppo, approfittano di questa festività per stare con la propria famiglia».

In casa Marzorati il basket è di famiglia e non c’è festività che tenga, lo spazio per la pallacanestro si trova lo stesso: «Vedremo un po’ in base all’orario se ci converrà andare a Varese a vederla dal vivo oppure guardarla a casa in televisione, in ogni caso la partita la guarderemo e credo che tutto sommato sia un bel regalo per i tifosi, soprattutto per le tante famiglie canturine piene di appassionati di basket che potranno confrontarsi davanti alla tv tutti insieme».

Don Andrea Cattaneo è un canturino doc, rettore al Collegio Rotondi di Gorla Inferiore (VA), quindi il derby per lui ha un valore doppio, lavorando nella tana del lupo: «Credo che con tutte le giornate disponibili sarebbe stato meglio scegliere un’altra data. Il Natale è una festa religiosa importante e quello di ritrovarsi con i propri cari almeno per un giorno e stare in compagnia è diventata un’usanza sociale consolidata».

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