Il nipote di Pino fa lo stagista
Anche lui studia da allenatore

Il giovanissimo Filippo Sacripanti inserito nello staff della Pallacanestro Cantù

Dal campo alla panchina. Sulle orme del grande zio. C’è un sottile filo biancoblù che lega i destini di Filippo e Stefano, in arte Pino, Sacripanti.

Il primo, classe 2003, ha deciso di dare una bella svolta alla vita sportiva. Il secondo - uno dei più affermati allenatori italiani, appena tornato in serie A con Napoli - non solo ha approvato la scelta, ma addirittura l’ha caldeggiata.

E, così, il prodotto del vivaio del Progetto Giovani Cantù, dal primo giorno di preparazione dell’Acqua S.Bernardo-Cinelandia Park, è stato inserito nello staff tecnico allargato di Marco Sodini. Farà lo stagista, nel senso che - continuando gli studi e, forse, ancora giocando - vivrà una stagione intera“dentro” la squadra professionistica.

Nel tentativo, nemmeno troppo nascosto, di carpire più segreti ed esperienza possibili. Che potrebbe venire comodi un domani, in un futuro da allenatore. D’altronde anche al più popolare zio accadde così, dopo gli anni da giocatore nel vivaio di Cantù.

E Filippo Sacripanti - figlio di Sergio, il fratello maggiore di Pino - di maestri ne avrà eccome. Come lo zio, ad esempio, quel Fabrizio Frates che ai tempi vinceva la Coppa Korac e ora è direttore tecnico biancoblù. E poi, oltre al capo allenatore Marco Sodini, anche Massimiliano Oldoini, al fianco di Sacripanti senior tanti anni nei club e nelle Nazionali giovanili.

Senza dimenticare, poi, quel Bruno Arrigoni che, membro del cda di Cantù, oltre a essere un totem della pallacanestro è una fucina di idee ed esperienze per tutti quanti, grandi o piccoli allenatori che siano.

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