Intanto Cantù si allena
«Giocatori tutti sul pezzo»

Il preparatore fisico-atletico Oscar Pedretti spiega com’è cambiato il lavoro in questo stop forzato.

Cinquantacinque giorni. Nell’eventualità - al momento non v’è ovviamente alcuna certezza - il campionato riprendesse veramente il 5 aprile, la S.Bernardo-Cinelandia sarebbe rimasta praticamente due mesi (55 giorni, appunto) senza disputare una partita ufficiale.

L’ultimo match disputato risale al 9 febbraio scorso, a Trento. Dopodiché la settimana di stop per la Coppa Italia, quella di sosta per gli impegni della Nazionale, quella senza scendere in campo a causa del primo rinvio dovuto al coronavirus e quelle attuali determinate dalla recente decisione di sospendere i campionati.

«È una situazione anomala per tutti quanti poiché mentre le prime tre settimane di pausa erano state programmate, tutte quelle successive ci hanno preso in contropiede - spiega il prepatore fisico-atletico della Pallacanestro Cantù, Oscar Pedretti -. E così abbiamo dovuto riflettere su come gestire questo ulteriore mese senza partite. Ebbene, l’idea condivisa con lo staff tecnico è stata quella di affrontare questo frangente assimilandolo a quel tipo di preparazione che svolge la Nazionale quando prepara un grande appuntamento. E che nulla ha a che vedere con il classico tipo di preparazione precampionato perché lì si arriva da una lunga inattività estiva e i carichi di lavoro sono di conseguenza molto più alti».

Ma che tipo di risposta state avendo dai giocatori, a loro volta alle prese con una situazione del tutto anomala? «Intanto, sono tutti “sul pezzo”. Rispondono alle sollecitazioni, reagiscono positivamente alle richieste, dimostrando di essere dei seri professionisti».

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