La UnipolSai con un’arma in più
Il mental coach per vincere ancora

La novità di quest’anno alla Briantea è rappresentata dalla dottoressa Lo Giudice.

Come in tutte le squadre i successi sono frutto di intesi allenamenti fisici, tattici e tecnici. Vale per dilettanti e professionisti. Le vittorie e le prestazioni ottimali passano però anche dalla condizione mentale. L’aspetto mentale della prestazione sportiva chiude infatti il triangolo di fattori che determinano il successo di un atleta o di una squadra. Un approccio che si sta sempre più diffondendo negli ultimi anni e a cui non si è sottratta la Briantea84.

La società canturina di pallacanestro in carrozzina si è infatti dotata dallo scorso settembre di un mental coach per la serie A che nella fattispecie risponde al nome di Silvia Lo Giudice.

«È il mio primo ingaggio a tempo pieno con una squadra - sottolinea Lo Giudice -. In precedenza, pur avendo già lavorato con dei gruppi, ho avuto soprattutto esperienze con atleti individuali, dall’hockey, alla scherma fino al pattinaggio artistico. Non mi ero mai avvicinata alla pallacanestro in carrozzina e onestamente non ho mai visto la disabilità in questi ragazzi. Sono tutti atleti di prim’ordine e con doti eccezionali, la carrozzina è solo un ausilio, nient’altro. Mi hanno dato tantissimo in questi mesi, più di quanto io abbia dato a loro».

L’articolo completo sulla Provincia di sabato 29 aprile

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