Laganà : «Basta restare a guardare
Ho una grande voglia di rivincita»

Il giovane play della Pallacanestro Cantù è reduce da due annate sfortunate.

«Mi sto allenando a Cantù, ma soprattutto mi sono allenato per tutta l’estate in Calabria. Inoltre ho giocato con colleghi di A2 e serie B e ho organizzato partite nelle quali mi sono testato. Chiaramente non si è trattato di gare ufficiali, ma l’impressione che ho tratto riguardo me stesso è stata positiva. Sì, sono ottimista e fiducioso. Altrimenti non sarei rimasto a Cantù». Marco Laganà, in realtà ieri e oggi è sceso di nuovo nella terra d’origine per trascorrere il Ferragosto in famiglia. Ma domani risalirà la penisola per poi trattenersi in Brianza.

E dire che a un certo punto dell’estate sembrava che volesse lasciarla, la Brianza… «Avevo la possibilità di andare in altre squadre di serie A, ma a giugno, quando però qui non riuscivo a parlare con nessuno anche perché non avevo interlocutori…E quindi è saltato tutto. In seguito, le possibilità che avevo erano in A2 e sinceramente, pur al netto degli infortuni che ho avuto, non avevo la minima voglia di scendere di categoria».

A Cantù troverà una realtà completamente diversa rispetto a quella che aveva lasciato al termine dell’ultimo campionato. «Per la verità, l’ho già trovata… Negli ultimi giorni mi sono infatti allenato con Kirill Bolshakov (il tecnico ucraino che Gerasimenko ha voluto portare a Cantù, ndr), che è uno bello tosto e mi fa lavorare tanto. E di questo sono felice. Oggi (ieri, ndr) e domani (oggi, ndr) sono tornato in Calabria a casa, ma martedì (domani, ndr) torno su e mi rimetto all’opera. Sempre con Bolshakov, in attesa di conoscere quando sarà fissata la data del nuovo raduno per poi iniziare la preparazione con i compagni. E io potrò già fare tutto quello che potranno fare loro».

Morale? «Spero sia una buona stagione dopo le ultime due non proprio facilissime sia a livello individuale sia di squadra. Personalmente ho un gran desiderio di rivincita e una gran voglia di rivalsa. Lavorerò come un matto perché sono davvero stanco di restare a guardare gli altri».

L’intervista completa sulla Provincia di lunedì 15 agosto

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