Marson: «Cantù, non mollo
E grazie a tutti per l’affetto»

Il presidente dell’Acqua San Bernardo sceglie La Provincia, un’anticipazione dell’intervista di oggi sul giornale

Davide Marson, presidente della Pallacanestro Cantù, sceglie La Provincia per rompere il silenzio di questi giorni bui. E lo fa con onestà, chiedendo innanzitutto rispetto e silenzio sulla storia del tragico incidente.

Quello che si porta dentro glielo si legge in volto, prima ancora che nelle parole. Il dolore di un uomo che, almeno questa è una fortuna, non è mai stato e non sarà mai solo.

Davide, come stai?

Fisicamente bene, ma moralmente ve lo lascio immaginare. Non dico nulla. Meno male ci sono la Pallacanestro Cantù e la mia azienda a tenermi occupato e a farmi pensare ad altro. Ma non è facile, credetemi.

Non potremmo fare altrimenti...

Però non mollo. Anzi, ne approfitto per ringraziare il popolo sportivo, quello istituzionale e le forze dell’ordine che con i messaggi e la vicinanza mi hanno dato la carica. Mi servirà tanto, in questo periodo.

Concentriamoci, allora, sul tuo lavoro. Circoscrivendolo, però, a quello in Pallacanestro Cantù. A che punto siamo?

Ce n’è ancora tanto da fare. Lo sappiamo bene noi, lo sappia la nostra gente. Ma abbiamo creato un gruppo veramente solido e non soltanto nel nuovo consiglio di amministrazione. Mi riferisco, infatti, ai miei collaboratori: confermato lo zoccolo duro di quelli degli uffici e del campo, l’arrivo del general manager Daniele Della Fiori e del segretario generale Luca Rossini ha dato una bella spinta, sotto tutti i punti di vista. Gente da fatti e non parole, come piace a me.

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