Marzorati: «Quintetto da playoff
Però manca uno come Recalcati»

Il Pierlo commenta lo squadrone italiano di Cantù uscito dall’inchiesta de La Provincia

«Bel quintetto, a patto di metterci Bianchini in panchina per farlo rendere al massimo…». Pierluigi Marzorati, il play più play che Cantù possa ricordare sarebbe il regista e il simbolo dello squadrone che è uscito dall’inchiesta de La Provincia.

Come giocherebbe questa squadra? «Facile, veloce e in contropiede. Bosa e Riva corridori sulle fasce, Della Fiori con i suoi movimenti potrebbe portare fuori area il “4” avversario, mentre un Marconato al top della forma atletica garantirebbe fisico, rimbalzi offensivi e difensivi».

Bianchini in panchina sarebbe l’ideale per far quadrare il tutto: «Chi meglio di lui? Con lui a Cantù abbiamo passato tre stagioni straordinarie, prese in mano la squadra dopo un’annata problematica e gettò le basi per la grande Cantù, partendo da me e da Bariviera, affiancandoci grandi giovani come Riva e Innocentin, “Elicottero” Smith e Flowers come americani. Arrivammo secondi, ma la considero una delle stagioni più belle, perché diede vita a qualcosa di epico». Nel basket moderno, per Marzorati «questo quintetto di italiani potrebbe entrare tranquillamente nei playoff, pur con tutte le differenze del caso quando si paragonano periodi così distanti nel tempo».

Il “Pierlo” suggerisce anche una piccola “variazione”: «Recalcati però dov’è? Ci starebbe bene e pure lui meriterebbe, per tutto quello che rappresenta e ha rappresentato per Cantù, di esserci nel ruolo di guardia, spostando Riva ala piccola, sacrificando per qualche minuto Bosa…».

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