Mercato Cantù, per Gerasimenko
vale il motto “prima gli stranieri”

Il patron di Red October determinato a chiudere il discorso relativo al pacchetto provinciale

Prima gli stranieri. Non è un hashtag anti governativo, ma la tendenza di Dmitry Gerasimenko in argomento di mercato. Con già quattro contratti del cassetto, il patron della Pallacanestro Cantù va ora alla caccia degli ultimi due colpi. E poi dopo, ma solo dopo, si concentrerà sul pacchetto degli italiani.

L’orizzonte pare questo. Ed è ben delineato. Il magnate russo lo ha fatto sapere al suo staff: a coach Evgenij Pashutin e al suo assistente Kirill Bolshakov, che stanno battendo palmo a palmo il mercato estero, e al vice allenatore Nicola Brienza, che invece si occupa delle cose di casa. La lista del tecnico appena rientrato dalla stagione di Capo d’Orlando, dunque, per il momento sembra congelata, in attesa di ulteriori novità.

Il rischio concreto, però, è quello di arrivare un po’ troppo lunghi, con i pezzi migliori già accasati.

Quello che interessa di più la proprietà, anche in ottima Champions League, è sistemare il pacchetto degli americani. E in questo ambito saranno fondamentali, oltre ai trascorsi (se poi sono in Vtb e dintorni meglio ancora), le principali Summer League in questo momento in calendario al di là dell’Oceano.

Ingaggiati Frank Gaines, Omar Calhoun, Shaheed Davis e Ike Udanoh, Gerasimenko sembrerebbe essersi tenuto un paio di jolly pesanti da calare al momento opportuno. In puro “Dmitry style”, giocatori cioè a effetto e in grado di far divertire lui in prima persona e infiammare l’appassionato e competente pubblico di Cantù.

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