Nikolic consigli a Cantù
«Pensiamo a migliorare»

«E’ un impegno assolutamente da non sottovalutare, anche per tornare a vincere contro un’avversaria quotata»

Protagonista? Di sicuro. Anche se, a Scafati, Cantù è stata sconfitta. Ma Stefan Nikolic è uno degli uomini più in forma della squadra di coach Sodini.

Lo dicono i numeri (valutazione +20 in Campania) e lo dicono le performance, che raccontano di un giocatore che sembra aver trovato la sua dimensione all’interno della S.Bernardo.

E che vuole partire dal secondo posto “blindato” per preparare al meglio i playoff: «Ci prendiamo il lato positivo della sconfitta contro Scafati, ossia il secondo posto mantenuto. Era importante e non scontato».

Meglio lasciarsi alle spalle Scafati, anche se per Nikolic la prova è stata importante, impreziosita da un +20 di valutazione e da 14 punti: «C’è stata un po’ di confusione, qualche problema fisico di troppo e un’imprecisione al tiro che non va bene. Peccato, siamo anche tornati in partita nel finale, ma non è bastato: ai playoff servirà più consistenza nel tiro da fuori. Potremmo ritrovarli nel post season: credo che Cantù abbia più fisicità, nel complesso quando li abbiamo incontrati in Coppa Italia e l’altra sera mi sono convinto che possiamo davvero giocarcela contro di loro. Sono fiducioso, credo potremmo essere favoriti in un eventuale incrocio ai playoff».

Secondo posto per Cantù al termine della regular season, un traguardo che alla S.Bernardo – al netto di alcune cadute impreviste, tipo quella a Fabriano - può pure andare bene.

Insomma, per Nikolic non ci sono troppi rimpianti: «No, era l’obiettivo minimo per come si erano messe le cose in campionato e l’abbiamo raggiunto. Si spera sempre di vincere, ma abbiamo visto quanto sia imprevedibile questa serie A2: ci diamo una pacca sulle spalle e andiamo avanti. Realisticamente, Udine avrebbe dovuto perdere, solo così avremmo potuto per superarli. Forse era un desiderio ottimistico».

Domenica il calendario propone una sfida senza valore di classifica contro Ravenna, ma non sarà certamente una partita senza senso: «Sarà utile focalizzarsi sulle cose da migliorare, è un’occasione per testare la condizione e per cercare anche soluzioni nuove per provare a vincere. È un impegno assolutamente da non sottovalutare, anche per tornare a vincere contro un’avversaria quotata».

Dopo due mesi di partite a ritmo serrato, prima dei playoff ci saranno due settimane “lunghe” di allenamenti. Una condizione insolita per Cantù: «Ormai ci siamo abituati a giocare a distanza di tre giorni, ma credo che questi spazi tra una partita e l’altra aiuteranno a recuperare la condizione. Più che in palestra, siamo in infermeria per le terapie, quindi ben vengano settimane di allenamenti “normali”, anche se sappiamo che ai playoff i ritmi torneranno a essere forsennati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA