Adesso Cantù vuol (ri)fare l’americana

BasketNell’opera di organizzazione e modernizzazione della società, anche un date base per cercare nuovi talenti. Il gm Santoro: «Lo scouting anche da noi è diventato il pane quotidiano». Il presidente Allievi: «Ottimizzerà i costi»

Cantù vuol (ri) fare l’americana. E ha inviato nelli States, per rinverdire la tradizione, il direttore Fabrizio Frates. L’obiettivo è cominciare nuovamente a fare scouting laddove nascono e crescono quei giocatori forti, ma magari non abbastanza per la Nba, che però possono trovare mercato in Europa e in Italia.

Non solo: Cantù andrà a visionare i giocatori e comincerà a inquadrarli in un database, per poter eventualmente “andare a pescare” da lì nel momento del bisogno. Lo scouting canturino ha avuto il suo momento di massimo splendore con Bruno Arrigoni come general manager. Poi, le traversie societarie hanno imposto tagli al budget. Ma ora che le cose vanno meglio, Cantù vuole tornare a sviluppare quest’area strategica.

La prima pagina

La “missione” di Frates, che ha assistito al Winter Showcase di Las Vegas, è la prima pagina di questo capitolo che si riapre, come spiega il gm Sandro Santoro: «Lo scouting nella pallacanestro è diventato un’attività e una risorsa importante, della quale molti club italiani ne hanno compreso la reale importanza. È un percorso evoluto di attività che consente di affidarsi ai famosi “big data”, che danno la possibilità di accedere a un’enorme quantità di informazioni relative alle caratteristiche di ogni atleta. Lo scouting nel basket, e negli sport di squadra in generale, è diventato il pane quotidiano di ogni osservatore».

E Frates – spiega Santoro – sarà il fulcro di questo lavoro: «Il ds, e Frates lo saprà fare al meglio, deve essere in grado di saper effettuare in modo corretto le ricerche, anche usufruendo dei database informatici che abbiamo creato “in house”. A lui spetta riempirli di contenuti da mettere a disposizione di coach Sacchetti e del suo staff. Lo Showcase è il primo passo, dopo Fabrizio partirà per Portsmouth e in seguito valuteremo la Summer League di Las Vegas: per noi questo è un settore strategico».

«Migliorare i risultati»

Non poteva mancare la “benedizione” del presidente Roberto Allievi: «Quando il gm Santoro ci ha proposto di riorganizzare l’area scouting, che in passato ha rappresentato una delle attività più produttive di Pallacanestro Cantù, seguita per anni da Bruno Arrigoni, abbiamo aderito con convinzione. Ci è stato presentato un programma ben strutturato con motivazioni che spesso tendono a essere sottovalutate, ma siamo convinti che lo studio del mercato globale consenta di ottimizzare i costi e di investire su giovani talenti da formare e lanciare, migliorando i risultati complessivi dell’intera attività sportiva. La proposta di affidare questo compito a Fabrizio Frates ci è sembrata la sua destinazione naturale che unisce la competenza alle opportunità, che in questo modo proveremo a non lasciarci sfuggire».

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