Baldi Rossi: «Contro la formula? Trasformiamo Desio in fortino»

Basket A2 L’uomo faro della S. Bernardo Cantù è reduce da una grande prova con Torino: «Dovevamo reagire, dimostrando che non siamo quelli visti contro Cento in Coppa Italia»

Non è stata una semplice una festa, ma una festona. Del resto, con il 100% da due e il 100% da tre e 17 punti segnati, con la presenza del piccolo Chicco sugli spalti a fare il tifo, poteva andare diversamente?

Per Filippo Baldi Rossi, quella di domenica scorsa è stata l’ennesima prestazione monstre di un’annata clamorosa. Per la S.Bernardo Cantù è – da tempo – un insostituibile ed è pronto a dare il suo contributo nella fase calda della stagione.

«La cosa bella è la vittoria»

Seconda fase e playoff sono ormai alle porte, prima però va messo il punto alla prestazione convincente contro Torino: «La cosa bella da sottolineare è la vittoria di squadra, scritto in maiuscolo. Arrivata dopo una settimana non semplice, piena di delusione dopo l’eliminazione in Coppa. Non viviamo sulla luna, sapevamo bene gli sforzi della società e degli sponsor per organizzare la Final Four. Cantù è stata brava a creare una grande atmosfera e pure noi volevamo alzare un trofeo. Dovevamo reagire, dimostrare che non siamo quelli visti contro Cento».

Torino ha detto un’altra cosa: «Pur consapevoli che a loro mancavano due giocatori importanti come De Vico e Poser, credo che anche con loro in campo avremmo disputato una partita così. Bravi noi a indirizzarla subito e a non farcela mai sfuggire di mano».

Per Baldi Rossi, ma anche per Nikolic per esempio, percentuali strepitose: «Sono due situazioni diverse, però Stefan ha le caratteristiche per crearsi il tiro, io invece finalizzo se la squadra gira bene. Io mi esalto così, se tutto fila via per il verso giusto. Ma questa partita ha avuto tanti protagonisti, cito per esempio Stefanelli, che sta crescendo dopo i problemi fisici. E cito Bucarelli: non lo conoscevo, ma è uno dei cardini della squadra, per costanza offensiva e per l’aiuto in difesa. Ha cominciato da play? Nessuno se lo aspettava. Ma noi abbiamo solo il compito di farci trovare pronti, dando un contributo per la squadra: ci si deve scordare il singolo, serve ragionare d’insieme. Ora più che mai».

«Tesoro delle sfide fin qui»

Cantù ha chiuso prima, ma non sarà prima alla seconda fase: «Il format quest’anno è questo. Da un lato mi dispiace che il primato non dia vantaggi. Ma non perderei la testa: per vincere i campionati presto far calcoli e sappiamo bene che per vincere occorrerà battere squadre forti. Cosa conta? Primo, rendere il PalaDesio un fortino, le tre partite della seconda fase in casa non devono avere storia. Secondo, ricordiamoci che di partite serie ne abbiamo già giocate: facciamone tesoro per queste partite complicate contro Cento, Pistoia e Forlì».

Già, Cento. Una partita che arriverà a breve: «Il girone è tosto, le partite saranno di alto livello. E Cento vale la posizione che occupa, pur non essendo una “testa di serie”. Fosse per me, la vorrei affrontare subito, non fra tre settimane: dimostreremo chi siamo, ossia una squadra seria. Non quella che in Coppa ha vissuto giocato con alti e bassi».

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