Baldi Rossi, per i tifosi è già il capitano: «Con o senza gradi, voglio dare la carica»

Pallacanestro Cantù Tra i migliori della scorsa stagione, il giocatore spicca per la leadership. Il ritorno: «Ritrovo Burns, insieme in Nazionale nel 2017». Il team: «Fortunati ad avere Hickey»

Felice, sorridente e orgoglioso. Filippo Baldi Rossi si è ripresentato carico e asciutto al raduno della Pallacanestro Cantù. Uno dei migliori della scorsa stagione e tra i più apprezzati dal pubblico, è pronto per la sua seconda esperienza alla S.Bernardo. Di cui è uno dei leader riconosciuti nello spogliatoio e da coach Sacchetti.

Ruolo vacante in squadra

Non è un mistero che il giocatore emiliano sia l’indiziato numero uno per essere proclamato capitano della squadra, ricevendo idealmente il testimone da Da Ros, trasferitosi a Udine.

Dopo aver respinto – lui e Cantù – la corte (meglio dire l’assalto) da parte di Trapani per convincerlo a scendere a giocare in Sicilia, “FBR” non vede l’ora di ricominciare. Venerdì ha avuto il primo approccio con i nuovi compagni al PalaBlackCourth di Albate. Ma le facce davvero nuove sono poche quest’anno: «Mi ha fatto piacere rivedere Bucarelli, Nikolic e Berdini e gli staff: ci siamo sempre sentiti in estate, ora finalmente li rivedo. E ritrovo anche un vecchio compagno in Nazionale, Burns: abbiamo vissuto insieme una bella esperienza qualche anno fa all’Europeo 2017, in Israele e Turchia». Prime impressioni sul gruppo? «Abbiamo la fortuna di avere fin da subito il nuovo play Hickey, di cui si dice un gran bene. E rivedo Cesana, un canturino vero, che abbiamo conosciuto quando era fuori squadra a Piacenza e si allenava con noi. In generale, ho visto gente con il sorriso, abbiamo già fatto le prime sgambate e l’attivazione muscolare. Per ora ho solo buone impressioni e, finalmente, abbiamo iniziato».

Pensieri sul finale, amaro, dello scorso anno? «Ci sono stati dopo la sconfitta contro Pistoia. Ma ora servono a poco: è agosto, più che pensare al passato, ora occorre costruire un gruppo sano e che abbia voglia di stare insieme. Un gruppo in cui tutti possano contribuire alla causa a livello umano e di spogliatoio, prima ancora che tecnico o statistico».

Carisma ed equilibrio

L’obiettivo è quindi chiaro: «Pensiamo al futuro, a quello che deve venire. Poi coach Sacchetti ci darà le disposizioni tecniche giuste, ma prima di tutto ci siamo noi giocatori, chiamati a creare l’amalgama tra persone, prima ancora che tra giocatori».

Baldi Rossi è tra i candidati, se non l’unico candidato, a diventare capitano: «Mi fa piacere, me lo scrivono da tempo anche i tifosi e mi inorgoglisce: mi fa capire che, oltre al lato strettamente tecnico, nel mio primo anno a Cantù ho lasciato anche altro a livello umano.

Ma con o senza i gradi di capitano, io sarò quello dell’anno scorso, vale a dire il giocatore che cerca di trasmettere qualcosa ai compagni in allenamento e in partita e che dà la carica nei momenti di difficoltà».

Gli obiettivi? «Nemmeno li dico, suvvia. Li conosciamo tutti. Quest’anno Cantù, come anche in passato, punta a vincere il campionato».

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