Batte il cuore di Cantù: «Che bello vedere il tifo spingere la squadra»

Basket Il record di paganti contro Cremona: un segno. Vaccani (Tremezzina): «Questa squadra convince». Juary (Eagles): «La passione rinasce dopo la pandemia»

Record stagionale di presenze a Desio per la Pallacanestro Cantù: effetto Cremona o c’è anche dell’altro? Il dato di 3.804 spettatori fatto registrare domenica contro la Vanoli riaggiorna e migliora quello stabilito solo pochi giorni prima per la sfida di Coppa Italia contro Udine, quando il palazzetto brianzolo ospitò 2.568 tifosi.

Appunto, Udine e Cremona: prima una sfida di Coppa da dentro o fuori contro una “big” della A2, poi un confronto diretto di campionato contro una squadra costruita per tornare in serie A. Il valore delle sfide è una discriminante importante nelle scelte dei tifosi: è un dato di fatto se si confrontano le presenze nei mesi precedenti, che si attestano intorno alle 2000-2200 a partita.

Applausi

Ma forse c’è qualcosa in più. Forse, la gente sta imparando ad apprezzare anche una A2 disputata con la squadra al vertice dall’inizio.

Una conferma in tal senso arriva da Claudio Vaccani, presidente del Basket Club Tremezzina: «L’entusiasmo al palazzetto si sta riaccendendo anche perché la squadra gioca bene: del resto, uno degli obiettivi del coach è riportare la gente a Desio anche con il bel gioco. E questa squadra, oltre a vincere, riesce anche a divertire».

Il “credo” di Sacchetti comincia a emergere: «Dopo un periodo di apprendistato per tutto il roster e di integrazione dei nuovi, la squadra è cresciuta e ora è la migliore del girone. Inoltre, i vecchi giocatori si sono lasciati presto alle spalle la delusione per la finale persa contro Scafati. Bravi tutti a recepire le idee di Sacchetti: il percorso è ancora lungo, manteniamo un profilo “normale” ma con la consapevolezza di essere un’ottima squadra. Fosse facile saremmo già in serie A… Sinceramente abbiamo tutti una gran voglia di tornare in alto».

La squadra, per il presidente del club tremezzino, incarna caratteristiche che il popolo di Cantù ha sempre amato: «È strano per le squadre di Sacchetti, ma si vede grande intensità difensiva. Tenere Cremona sotto i 60 punti è un grande segnale. Inoltre, tranne in rare occasioni, in casa la squadra non ha mai dato l’impressione di non riuscire a vincere, mentre l’anno scorso non sempre era così».

Curva

Anche l’anima calda del tifo canturino, gli Eagles, è tornata in massa a seguire la squadra: «Siamo soddisfatti per i numeri che facciamo noi come gruppo – dice il leader Francesco “Juary” Morabito - e in generale per le presenze del pubblico a Desio. La curva ora è sempre piena, un risultato importante dopo due anni di pandemia: ci sono tanti giovani nuovi nel nostro gruppo, abbiamo lavorato sotto traccia quando al palazzetto non si poteva entrare. Ora raccogliamo i frutti della nostra “semina”».

Il PalaDesio sempre pieno è un auspicio per il 2023: «Ovviamente i risultati aiutano, così come il valore degli avversari e delle sfide. Sarebbe bello se ci fossero sempre questo entusiasmo e questi numeri: sogno un palazzetto con 3 mila spettatori fissi a partita, sperando che il fattore campo aiuti a raggiungere il nostro obiettivo».

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