Bomba Pini su Cantù. La Giba: «Mai più situazioni del genere»

Basket A2 Nel giorno del reintegro, è scoppiato il caso con una durissima nota dell’associazione dei giocatori: «L’isolamento ha costituito un pesante danno tecnico»

Altro che pace tra Pallacanestro Cantù e Giovanni Pini. Tra le due parti – che evidentemente non si amano - si è messa in mezzo la Giba, l’associazione che tutela i diritti dei giocatori di pallacanestro. Nel giorno del suo reintegro in prima squadra, alla fine del lungo periodo di sospensione, è arrivata una nota del sindacato in cui si prende una posizione forte nei confronti del club.

Rapporti incrinati

E, a testimonianza del fatto che il reintegro in squadra del giocatore ci sia stato, ma che i rapporti tra le parti siano pari a zero, lo stesso Pini ha postato sui propri social l’intero testo del comunicato della Giba, come a sua volta ha fatto la fidanzata. Come a sottolineare ulteriormente le tesi del sindacato giocatori.

A onor di cronaca, come previsto, il giocatore ieri era regolarmente a Vighizzolo per allenarsi. Sia nella seduta della mattina, sia in quella del pomeriggio. Il problema è quello che si è scatenato sui social (e non solo) per tutta la giornata di ieri.

Una giornata inaugurata al mattino con il comunicato della Giba, che ha lasciato di stucco Cantù: «Appreso dell’avvenuto reintegro di Giovanni Pini nell’attività di squadra con Cantù l’Associazione Giocatori chiarisce quanto segue. Per oltre un mese – sottolinea la nota - si è protratto nei confronti di Pini un ingiusto impedimento alla sua regolare professione. L’isolamento forzato a cui Pini, atleta di riconosciuta serietà e professionalità è stato costretto per un periodo prolungato e senza termine ha costituito un pesante danno tecnico sportivo, morale e di immagine per un ragazzo che si è sempre distinto in carriera per il suo irreprensibile comportamento».

Con il reintegro, come si era capito fin da subito, Cantù ha evitato ulteriori problemi dal punto di vista legale, come evidenzia il comunicato: «La Giba, che nelle scorse settimane aveva rappresentato alla società l’illegittimità del provvedimento nei suoi confronti auspica che non si verifichino mai più simili situazioni, a tutela dei giocatori e della loro professione».

Reazione inattesa

Una “bomba” inattesa, perché Cantù avrebbe voluto gestire internamente la questione, tentando anche un difficilissimo riavvicinamento tra il giocatore e lo staff tecnico.

Allargando il campo, una questione di questo tipo rischia anche di minare gli equilibri all’interno della squadra. Che, in ogni caso, veleggia al primo posto in campionato e sarà tra le semifinaliste di Coppa Italia.

Reazioni? Per ora nessuna. Il club è infastidito per la piega che ha preso la vicenda, ma si è preso una giornata di riflessione. E oggi potrebbe replicare con un comunicato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA