Cantù, Brienza promette battaglia: «Non firmo per l’1-1 dopo Desio»

Basket A2 Alla vigilia della semifinale, il tecnico canturino di Pistoia fa le carte alla serie. «Per noi è un bel risultato essere qui, per loro è la tappa di un percorso. Ma voglio vincere»

«Non firmo per l’1-1 dopo due partite». Promette battaglia Nicola Brienza, coach canturino di Pistoia. Sabato e lunedì sarà di scena con la sua squadra al PalaDesio per una “rimpatriata”.

Che non sarà però tutta pacche sulle spalle, baci e abbracci, anzi. C’è in palio una finale playoff, la posta in palio è altissima.

Cantù sulla carta è favorita, ma Pistoia non si sente certo battuta in partenza: «Per noi è un bel risultato essere in semifinale - dice il tecnico -, per Cantù è la tappa di un percorso. Cominciamo queste semifinali con due prospettive diverse. In ogni caso, ritrovarsi per giocare una semifinale, è un risultato che dà valore alla stagione di entrambe. Non vediamo l’ora di iniziare a giocare».

«Felice del nostro girone»

Anche perché Pistoia è in crescendo: «Sono felice di come abbiamo affrontato il girone Giallo. A Cremona e con Cantù abbiamo perso all’ultimo, a Desio abbiamo vinto. Confermo la validità della formula, come già dissi: a noi ha aiutato ad alzare il livello e a prepararci per i playoff. E l’avvio contro Piacenza, ai quarti di finale, ne è la dimostrazione».

Tutte le squadre favorite, nel tabellone Argento hanno perso una partita, che significa? «Che il livello del campionato è buono e che non ci sono partite già scritte. Ora si alza il livello, ma il fatto che tutte le squadre si possano battere può significare serie più aperte e avvincenti. O non scontate».

Pistoia sta bene e arriverà a Desio senza grosse problematiche: «Siamo riusciti a distribuire i minuti sui giocatori, è rientrato Del Chiaro che non è al top ma ci sta dando minuti. Mentalmente siamo carichi: siamo orgogliosi di poter sfidare Cantù, per molti è un traguardo. Ci conosciamo bene, del resto ci siamo affrontati un mese fa».

«Si cambiano le carte in tavola»

E se Pistoia, anche per scelta, non ha fatto aggiunte al roster, Cantù ha inserito Logan: «Personalmente a me la regola non piace: si lavora un anno e poi si cambiano le carte in tavola, c’è poca meritocrazia per il lavoro di tutti. Ma forse ora ci si è accorti dell’iniquità. Per noi, trovarci di fronte Logan è solo un ulteriore stimolo: è un campione assoluto in A, figuriamoci in A2. Sacripanti una volta disse: “Logan ce l’ho, ora mi siedo e lo guardo”».

Ma Brienza non si accontenta di tornare in Toscana con una sola vittoria in tasca: «Non è spocchia, sia chiaro. Ma sono un allenatore e come tutti vorrei vincere 3-0. Questo è il desiderio legittimo di tutti, poi bisogna fare i conti con la realtà perché sappiamo che sarà difficilissimo».

Trarre il massimo dalla trasferta in Brianza, per poi colpire a Pistoia, dove l’ambiente è in fibrillazione: «Abbiamo la fortuna di avere uno zoccolo duro di tifosi che ci segue sempre, non solo nel tifo organizzato. I numeri forse non sono pazzeschi, ma chi c’è si fa sentire. Speriamo che la serie possa gasare e mi auguro già in gara 3 un gran pubblico».

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