Cantù, è già una sfida da dentro o fuori

La partita Dopo la sconfitta di Casale, la S. Bernardo prova a prendersi la qualificazione in Supercoppa a Torino. Out Berdini, c’è Hunt in forse e coach Sacchetti manda un segnale a Rogic: «Migliora, ma può e deve fare di più»

Gara da dentro o fuori per l’Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù, impegnata stasera alle 20.30 sul parquet del “Pala Gianni Asti” contro la Reale Mutua Torino.

Si disputa la terza e ultima giornata mel minigirone Blu di Supercoppa di serie A2 e, in contemporanea, si disputerà Urania Milano-Jb Monferrato. Partita decisiva, perché Cantù perdendo a Casale ha messo seriamente in discussione la qualificazione ai quarti di finale, che spetta alle prime classificate di ognuno dei sette gironcini e alla migliore seconda tra tutte.

La situazione nel Blu vede Torino in vetta con 4 punti, Casale e Cantù a quota 2, mentre l’Urania chiude a 0. Per passare ai quarti di finale del 20 settembre Cantù dovrebbe chiudere al primo posto, quindi vincere a Torino e potrebbe non bastare.

A quel punto, il criterio non sarebbero gli scontri diretti, ma il quoziente canestri, vale a dire il totale dei punti segnati diviso i punti subìti e Cantù ha un quoziente in questo momento alto. E c’è anche l’ipotesi di un arrivo a tre a 4 punti, nel caso Casale battesse l’Urania. Anche in questo caso, il criterio sarebbe quello del quoziente canestri e molto dipenderebbe, in questa situazione, dalle “dimensioni” della vittoria di Casale. Chi passa, affronterebbe la prima del Girone Giallo, se la migliore seconda sarà nel girone di Cantù il quarto di finale sarebbe invece contro la vincente del girone Arancione.

Insomma, una partita da vincere per sperare di passare il turno.

Out Berdini, in dubbio Hunt: «Valuteremo in queste ore le sue condizioni, visto che il giorno dopo la gara di Casale ci siamo limitati a lavorare sul tiro - spiega coach Meo Sacchetti -. In Piemonte, Rogic ha fatto un po’ meglio delle uscite precedenti, ma può e deve dare di più».

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