Cantù-Sacchetti, sì: «Piena fiducia»

Basket A2 La pausa di riflessione è terminata e il tecnico guiderà la squadra anche nella prossima stagione. Il presidente Allievi: «Saremo tutti al suo fianco per un progetto tecnico che spero possa portare i risultati»

Non ci sono più dubbi: avanti con Romeo Sacchetti. L’ultimo velo è caduto nella notte tra venerdì e sabato, quando il presidente della Pallacanestro Cantù, Roberto Allievi, ha preso la decisione. Definitiva. Nessun terremoto e totale fiducia nel tecnico scelto così convintamente e con tanto entusiasmo giusto un anno fa.

Non ha pesato la mancata promozione, con uscita di scena già in semifinale playoff, nel verdetto dei numero uno biancoblù. Ma bensì tante altre valutazioni. L’ultima della quali proprio al termine dell’ennesimo incontro con l’ex ct della Nazionale. Una cena costruttiva e convincente, alla presenza del general manager Alessandro Santoro e del direttore sportivo Fabrizio Frates.

Il mandato esplorativo

Come ben si sa, il presidente aveva chiesto e ottenuto mandato pieno dai soci durante il cda di giovedì, il secondo della settimana. E, prima di riferire quanto scelto, aveva anche deciso di fare un ulteriore passaggio con Sacchetti. Per verificare ciò che aveva già capito e relazionato al consiglio di amministrazione: il tecnico, ferito, ha la voglia, l’entusiasmo e gli stimoli per riscattare il risultato sportivo. Stesse motivazioni della dirigenza.

«Abbiamo approfondito tutti i concetti nel cda, confrontandoci anche con il general mangare e la direzione sportiva - spiega Roberto Allievi -. Sul tavolo della discussione è finita l’intera a stagione 2022/23 e sono state analizzate le criticità. Un confronto, direi, costruttivo. Nel quale tutti hanno avuto modo di esprimersi».

Una lunghissima pausa (ma non è mai stato così) di riflessione. Per una presa di coscienza che ha stupito anche il massimo dirigente. «Non posso nasconderlo - rileva Allievi -: sono emerse opinioni anche diverse. Poi, però, alla fine è stata unanime la volontà di essere uniti. Soprattutto nelle decisioni. E quando mi è stato chiesto di fare sintesi e assumermi la responsabilità di scegliere, mi sono mosso ancora una volta».

Tattica ben precisa: tornare a vedere Sacchetti e controllare se l’impressione finale era la stessa percepita in precedenza. «Ho nuovamente incontrato il tecnico - prosegue il figlio del “sciur Aldo” -, che mi ha confermato la volontà di proseguire all’interno del contratto. Ho rivisto lo stesso entusiasmo e identica determinazione dei primi contatti. Meo ha una grande voglia di dare il massimo contributo affinché la prossima sia una stagione nella quale, in primis, non emergano quelle stesse criticità evidenziate in sede di analisi».

«I nostri valori»

Cominciando da dove? Roberto Allievi non ha dubbi. «Da un’oculata scelta degli stranieri - la spiegazione - e dei giocatori che abbiano quel quid in più di determinazione. In modo tale che si comincino ad affrontare le partite più importanti in maniera diversa da quello che abbiamo fatto quest’anno. Abbiamo bisogno di creare un livello più alto di carattere e personalità nel nostro roster, che deve incarnare le caratteristiche storiche di devozione, impegno, determinazione, perché questo campionato può mettere in difficoltà i più bravi, i più esperti,ma con certezza punisce i più presuntuosi.».

E, alla luce delle considerazioni, ecco la conclusione. Peraltro prevedibile e nell’aria già da qualche giorno. «Viste queste valutazioni, ho deciso di accordare piena fiducia a Meo, confermandogli, contemporaneamente, tutto quanto di buono ci aveva portato alla scelta di un anno fa. Tutti - ed è la conclusione di Allievi - saranno al suo fianco. Uniti e compatti. Per continuare nel progetto tecnico che ci auguriamo possa portare i risultati che ci siamo posti».

La chiamata ai consiglieri

E così, come promesso, ieri mattina di buon’ora il presidente ha comunicato, uno a uno, ai consiglieri la sua decisione. A Meo non c’è stato bisogno, perché la stretta di mano della sera precedente valeva già più di un accordo scritto. Da qui, le parole del numero uno biancoblù per la sua “squadra”, quella dirigenziale: «Sento il dovere - dice Allievi - di ringraziare i consiglieri del cda di Pallacanestro Cantù per avermi concesso l’opportunità e il tempo di poter scegliere ciò che, dopo le opportune valutazioni e verifiche, è la decisione più giusta. Questo è un passo importante a cui, sono certo, coinciderà una risposta positiva nei fatti e in termini operativi nell’ambito tecnico».

Per un’analisi conclusiva che, contemporaneamente, è anche un inizio. Sentire Allievi per credere: «Tutto può cambiare, tutto può migliorare, ma l’importante è andare uniti e compatti verso la stessa direzione. Da questo momento parte la nuova stagione», dice il presidente.

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