Cantù saluta Da Ros. Il capitano dell’A2 s’è perso poco a poco

Basket L’addio ufficiale al giocatore qui da due anni. Nella seconda stagione è andato un po’ in calando dopo che nella prima aveva risposto alle aspettative

Arriva il momento delle scelte. E dei primi addii. Perché per programmare una stagione nuova, bisogna vedere chi c’è e chi non c’è. E, l’anno prossimo, Matteo Da Ros non vestirà più la maglia della Pallacanestro Cantù. La società ha infatti comunicato di aver esercitato la clausola di uscita dal contratto con il giocatore.

Salutandolo con la classica formula di commiato: «Pallacanestro Cantù ringrazia Matteo per l’impegno e la professionalità dimostrate nelle ultime due stagioni, in cui ha rivestito anche il ruolo di capitano della squadra, e gli augura le migliori fortune per il prosieguo della sua carriera».

Una decisione che è allo stesso tempo attesa e clamorosa. Perché che il giocatore non rientrasse nei piani societari - e probabilmente anche tecnici – era piuttosto chiaro. Ma pur sempre del capitano si tratta. Magari nel basket il valore della figura in sé è meno sentita e sempre meno in voga – “bandiere” nella pallacanestro italiana ormai non ce ne sono più -, ma Da Ros è stato comunque un giocatore su cui la società, due estati fa, aveva puntato per il rilancio.

Sponsor

Il suo grande “sponsor” era stato coach Marco Sodini, che gli aveva ritagliato un ruolo non da capitano, ma certamente da leader dello spogliatoio. Del resto, il suo curriculum è chiaro ed era considerato quasi un lusso per la A2. La prima stagione, finale a parte, era sembrato perfettamente in linea con queste caratteristiche e in campo aveva anche reso sempre tanto, sfoggiando spesso e volentieri una classe fuori dal comune per la categoria.

Capitano si è ritrovato un po’ per caso, dopo il gravissimo infortunio al tendine d’Achille occorso a Luigi Sergio nel gennaio 2022. Con i galloni per mezza stagione, è stato poi confermato a “furor di squadra” all’inizio dell’ultima stagione. Coach Sacchetti ha lasciato fare e non si è opposto.

Problemi

In tanti sostengono – probabilmente lui è il primo a saperlo – che la sua non sia stata una gran stagione. L’efficacia del primo anno, specie in fase realizzativa, si è spenta in maniera troppo evidente. Questioni tecnico-tattiche? Di rapporti non eccellenti con la guida tecnica e con la società? In questo momento – l’addio è ancora troppo fresco – non è dato saperlo. Il giocatore, ora è in vacanza e senza accordi già scritti per l’anno prossimo.

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