Cantù, serve subito una reazione

Partita Una chance buttata via malamente, ma oggi alle 20.45 – guardando avanti con un po’ di ottimismo – c’è la seconda occasione

«Nel secondo tempo abbiamo fatto 1/20 al tiro, qualcosa che non credo che appartenga alla storia della Pallacanestro Cantù». Già, la storia. Richiamata a gran voce anche dal popolo dei social, che ha pesantemente condannato nelle scorse ore la prestazione della S.Bernardo in gara 3 a Lecce contro Nardò.

Un punto basso, molto basso, che non è andato giù ai tifosi. Invocando in molto casi anche misure drastiche, come il licenziamento dell’allenatore Sacchetti. Ma prendendosela anche con i giocatori. Tanto amore, evidentemente, porta anche a critiche pesanti e pesantissime. Contestato, in particolare, il terzo periodo, in cui Cantù ha segnato solo 3 punti. Una statistica in questo senso non c’è, solo poche menti sopraffine potrebbero ricordare un precedente simile. Ma di sicuro, nemmeno contro corazzate infarcite di campioni, Cantù si è mai lasciata sopraffare in questo modo. Dice tutto la frase di Sacchetti: «Quello che abbiamo fatto nel terzo periodo è stato veramente da brividi».

Fatto salvo tutto e dicendo chiaramente che non si può pensare che la prima prova disputata a Lecce sia degna di una squadra che mira a tornare in serie A, va pure detto che Cantù non è stata eliminata e che si trattava del primo match ball per la S.Bernardo per chiudere la serie. Una chance buttata via malamente, ma oggi alle 20.45 – guardando avanti con un po’ di ottimismo – c’è la seconda occasione per provare a vincere, rimettere le cose a posto e cominciare a preparare la semifinale. E, dovesse andar male anche stasera, lunedì ci sarà gara 5 a Desio: in assenza di un santo a cui votarsi, rimane il fattore campo.

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