«Cantù, servono compattezza e responsabilità per avere dei risultati»

Il vice presidente Paparelli: «Siamo al punto cruciale per i nostri due traguardi: la promozione in A e l’arena»

«Cantù Next si è posta due grandi traguardi. Il primo è arrivare all’aggiudicazione del bando di gara e quindi all’avvio dei lavori di costruzione della nuova Arena. Il secondo è vedere la nostra amata Pallacanestro Cantù tornare in serie A. Ora siamo giunti al punto cruciale per conquistare questi due obiettivi: dobbiamo tenere i nervi saldi e dimostrare grande compattezza e coesione».

Così Sergio Paparelli, vicepresidente di Pallacanestro Cantù e presidente di Cantù Next, all’indomani del ko interno contro Pistoia, ma anche con il traguardo dell’avvio dei lavori per il nuovo palasport a un passo.

Due sconfitte consecutive per Cantù, non era mai successo quest’anno. Come se lo spiega?

Non penso di dover essere io a entrare in analisi o spiegazioni tecniche. Abbiamo individuato l’allenatore, il general manager e tutto lo staff per il loro valore. Sono certo che stanno studiando le problematiche emerse in queste gare per trovare una soluzione.

Si allontanano primo e secondo posto nel girone Giallo, gli unici utili per avere il fattore campo a favore in finale. Era un obiettivo, ora è difficile conquistarlo. Cambia qualcosa?

È vero che abbiamo un pubblico fantastico che è sempre capace di darci una spinta in più e che, a partire dagli Eagles, va ringraziato per affetto e sostegno. Al netto comunque che l’obiettivo secondo posto non ci è ancora sfuggito credo che, in una situazione dì così grande equilibrio, tutto si decida nei playoff e che quindi dobbiamo arrivarci pronti.

Se potesse tornare indietro, sarebbe stato meglio chiedere uno sforzo agli sponsor per intervenire sul mercato piuttosto che organizzare la Coppa Italia?

L’organizzazione della Coppa Italia è stata per noi un momento importante per mostrarci come una realtà solida in grado di realizzare grandi eventi e, non dimentichiamoci, è stata possibile grazie al rilevante sostegno di Bcc Cantù. L’iniziativa non ha avuto nulla a che fare con il budget. Grazie al supporto dei tantissimi sponsor di Pallacanestro Cantù, oltre a contributo di Cantù Next, abbiamo potuto infatti mettere a disposizione quanto richiesto. Nei nostri piani c’è anche la possibilità di rinforzare la squadra nell’ultima sessione di mercato, per cui, davvero, non vedo alcun nesso tra le due cose.

Si aspettava una squadra più dominante?

Abbiamo imparato sulla nostra pelle che la serie A2 è un campionato complesso ed equilibrato e di domini onestamente non ne vedo. Quello che dico è che come Cantù Next ci siamo assunti una grande responsabilità per provare a realizzare un’arena che per 40 anni è rimasta un’opera incompiuta. L’auspicio è che la stessa consapevolezza animi la squadra nella ricerca di un altro obiettivo fondamentale, perché deve essere chiaro che dobbiamo restare uniti nel perseguire i nostri sogni. Essere uniti rappresenta infatti un primo fondamentale requisito in qualsiasi lavoro di squadra.

Questioni extracampo: come procede l’iter per la nuova arena? Una mancata promozione potrebbe influire sulle tempistiche?

Siamo nel momento cruciale con l’indizione ormai prossima del bando di gara da cui poi discenderanno aggiudicazione e avvio dei lavori. Nulla è stato lasciato al caso e siamo dove dovevamo essere. Non c’è alcun’influenza dei risultati sportivi sulle tempistiche, è però certo che la promozione è per noi un obiettivo primario.

E lo conferma il vostro lavoro.

Da mesi stiamo lavorando per essere pronti a costruire un budget che ci consenta di affrontare in maniera seria e dignitosa la serie A. Grazie al fondamentale apporto di Asm Global e al progetto della nuova arena abbiamo potuto contattare e aprire delle trattative con dei partner che in passato avremmo fatto fatica ad avvicinare, ma che, necessariamente, hanno bisogno di un certo tipo di visibilità. Per questo mi aspetto compattezza e responsabilità per raggiungere i risultati che ci siamo posti come traguardo sin dall’inizio di questo tour de force.
L. Spo.

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