Cantù vuole continuare a ballare. Oltre Trapani c’è la final four

Basket A2 Una partita secca e in trasferta non agevole: è la sera dei quarti di Supercoppa. Il tecnico Sacchetti: «L’avversario? So poco, meglio guardare a quello che possiamo fare noi»

Il passo in avanti rispetto a un anno fa c’è stato. Fuori al termine del girone eliminatorio un anno fa, Cantù ora è ai quarti di finale di Supercoppa, grazie al miglior quoziente canestri rispetto a Torino.

Ma non c’è tempo per rifiatare – e men che meno ce ne sarà in caso di qualificazione per le Final Four – perché stasera Cantù torna in campo in trasferta alle 20.30, al PalaConad di Trapani. Logisticamente, forse, una delle sedi meno comode, ma tant’è.

Cantù ha vinto due partite su tre, battendo l’Urania Milano in casa e Torino in trasferta e perdendo a Casale Monferrato. Anche Trapani, guidata da Daniele Parente, ha vinto il girone Giallo – l’unico a tre squadre - per il miglior quoziente canestri: tutte a 2 punti, ha avuto la meglio su Stella Azzurra (con cui ha perso) e Agrigento.

E, particolare forse non da poco, nel fine settimana ha osservato il turno di riposo, mentre Cantù ha giocato sabato sera. Lo scorso anno Trapani si è salvata abbastanza agevolmente, ma contro Cantù alzò bandiera bianca in entrambe le sfide: 72-91 in casa, 103-67 a Desio, fu la squadra a cui la S.Bernardo inflisse gli scarti più importanti nel doppio confronto in campionato.

Qualche dubbio attanaglia in queste ore Cantù, già priva di Berdini per almeno un paio di settimane. Appaiono in miglioramento le condizioni fisiche di Severini, tenuto a riposo precauzionale contro Torino per un affaticamento agli adduttori. Anche Rogic e Bucarelli non sono al 100%, contusioni al ginocchio e al quadricipite per i due giocatori, ma la speranza è di averli in campo a Trapani.

Non cerca scuse però coach Romeo Sacchetti: «Sull’avversario posso dire poco, abbiamo visto qualche video, ma credo che in questo momento della stagione sia meglio guardare più a ciò che facciamo noi rispetto a come sono loro. Qualcosa di buono l’abbiamo fatto vedere in casa di Torino, ma c’è ancora parecchio su cui lavorare per migliorare a livello di squadra. Trasferta lunga? Non è un problema, perché ci succederà in diverse occasioni durante il campionato».

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