Cesana (in) Brianza: «Tornare a Cantù per me è un sogno»

Basket A2 Sei anni dopo, riecco il campioncino del Pgc. «So cosa significa vestire questa maglia, sono onorato e mi impegnerò a dare il 100% per rendere fieri i tifosi»

E via con il motivetto, che fa sempre festa in questi momenti: «Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano». È il caso, inutile negarlo, del ritorno di Luca Cesana alla Pallacanestro Cantù. Annunciato, forse anche straannunciato in quest’ultimo mese, e che ieri ha visto le firme ufficiali di entrambe le parti. Su un contratto biennale.

È cresciuto qui

Si ricongiungono, dunque, le strade del quasi ventiseienne (lunedì prossimo) di Albavilla e della società che lo ha visto crescere. Prima grazie a una trafila vincente nel Pgc, che lo ha portato anche allo scudetto Under 20, e poi fino a esordire in A prima nel 2014 contro Montegranaro e quindi in pianta stabile nella stagione (2015/16) con Fabio Corbani in panchina e l’ultima della famiglia Cremascoli alla guida. In quell’anno, il “Ceso” ebbe modo di partecipare anche alla Fiba Europe Cup.

Dopo iniziò un peregrinare in A2, da Treviglio a Piacenza, con in mezzo pure Eurobasket Roma e Casale. Un percorso molto formativo, che lo ha portato a essere uno dei giocatori di riferimento della categoria, tanto da essersi guadagnato un rientro in grande stile in una delle squadre più ambiziose del lotto.

Cesana e l’Acqua S. Bernardo, in realtà, si sfiorarono anche nella passata stagione, quando - in piena rieducazione per un infortunio - sembrava potesse essere il momento di lasciare l’Assigeco e aggregarsi definitivamente alla squadra di Sacchetti. Non se ne fece nulla, e il comasco fu reintegrato da Piacenza, con la quale chiuse la stagione, giocando a Desio contro Cantù.

Adesso, invece, l’aria è cambiata. E Cesana può tranquillamente mandare a dire al mondo canturino: «Prima di tutto – commenta il giocatore nato a Erba - ringrazio la società per l’opportunità. Tornare a giocare a Cantù è un sogno che diventa realtà. So cosa significa vestire questa maglia e ne sono onorato. Mi impegno a dare il 100% dentro e fuori dal campo per cercare di rispettarne i colori e rendere fieri i tifosi. Non vedo l’ora di ricominciare perché la gente come noi non molla mai».

Messaggio chiaro e inequivocabile, lui che dagli stessi tifosi fu trascinato, ancora Under 20, nella notte del Pianella che portò al Tricolore di categoria. Lui che su quelli spalti c’è stato, più e più volte, a incitare gli idoli in maglia biancoblù. Ora ha una grande opportunità: torna da giocatore fatto e finito e potrà dare una grande mano all’ambiente e alla squadra.

Che percentuali

Ce ne si è accorti l’anno scorso, rivedendolo in campo dopo i problemi che ne avevano condizionato l’avvio di stagione. Rientrato da un infortunio a novembre, proprio nella sfida contro l’Acqua S. Bernardo, Cesana ha confermato la sua verve offensiva con 12 punti e 3,1 assist di media a gara, cifre che si innalzano nella fase a orologio arrivando fino a 15,6 punti e 3,6 assist di media a partita.

L’esterno vanta anche numerose apparizioni nelle Nazionali giovanili, e ovviamente tutte griffate Progetto Giovani Cantù. Con gli azzurri conquista infatti nel 2013 il quarto posto ai Campionati Europei Under 16 e l’anno successivo disputa i Mondiali Under 17 a Dubai.

Nel 2015 prende poi parte ai Campionati Europei Under 18, chiudendoli con 9,4 punti e 5 rimbalzi nei 25,8 minuti giocati a gara (miglior marcatore e rimbalzista italiano).

Ora è qui, all’ombra del campanile di San Paolo. Possiamo tornare a suonare Antonello Venditti: «Certi amori non finiscono...»

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