Ciao ciao Rogic e Hunt a Cantù si volta pagina. E adesso nuovi scenari

Basket A2 Cantù sfoltisce i ranghi e libera gli stranieri. Erano partiti con grande attese e poi hanno deluso. Lungo ed esterno prima scelta, ma occhio ai due piccoli

Cantù continua a sfoltire, prima di assestare i primi colpi di mercato. Ieri in mattinata - dando un seguito pratico alle parole del direttore sportivo Fabrizio Frates prima e del general manager Santoro poi - la società ha ufficializzato l’addio ai suoi due stranieri, vale a dire Roko Rogic e Dario Hunt.

Clausole di uscita

Cantù ha esercitato le clausole di uscita dai due contratti in scadenza domani, chiudendo la comunicazione con il ringraziamento per l’impegno e la serietà dimostrate e augurando agli ormai ex giocatori canturini «le migliori fortune per il proseguo della carriera».

La S. Bernardo rinuncia quindi alla sua coppia straniera, quella che era stata scelta per migliorare la squadra dopo la mancata promozione in serie A. Le richieste estive di Sacchetti erano state chiare, in particolare sul play. Lo voleva “puro”, con punti nelle mani: dalla mente della squadra si sarebbe poi dovuto sviluppare tutto il mercato. La scelta è ricaduta su un giocatore esperto come Rogic, giocatore con esperienza nella A2 italiana, nel giro della Nazionale croata che – sebbene lontana dai fasti di un tempo – è pur sempre un esempio della scuola “slava”.

E, sempre su indicazione di Sacchetti, l’idea era di puntare di un lungo che potesse intimidire in area. E la scelta di Hunt, in arrivo dal campionato greco e con una stagione in Eurocup, sembrava soddisfare tutte le esigenze. Anche quella del pubblico, che ormai da alcuni anni non vedeva più due interpreti puri dei due ruoli.

Le attese sono state però in parte disattese. Rogic, per tre quarti di stagione, ha guidato il gruppo con la soddisfazione di tutti. Queste alcune statistiche del play trentenne: 12 punti a partita, 3.6 rimbalzi e 5.1 assist. Nella prima parte di stagione, ha tirato con il 34% da 3, con il 52% da 2 e con l’86% dalla linea del tiro libero. Poi il calo, dopo la Coppa Italia a marzo. E gli infortuni alla spalla e al costato che hanno profondamente inciso sulle sue performance.

A corrente alternata

Discorso simile per Hunt, che ha viaggiato troppo a corrente alternata. Dando vita a prestazioni importanti, ad altre sconcertanti. Anche lui, nel finale, è calato un po’ come tutta la squadra. E l’infortunio muscolare a playoff cominciati non ha certo aiutato il giocatore a diventare protagonista nelle partite decisive, anzi.

Ora si cambierà, sconfessando le scelte di un anno fa. Sono possibili due scenari: due esterni stranieri, oppure un lungo e un esterno, a seconda delle strade che prenderà il mercato in entrata. E pure quello in uscita, a ben guardare, se Stefanelli lascerà Cantù nonostante il contratto ancora in essere.

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