«Complimenti a Cantù e a Meo. Noi bravi a restare in partita»

Il commento di Cagnardi, tecnico di Agrigento sconfitto a Desio dall’Acqua S. Bernardo

Un saluto affettuoso a Pino Sacripanti, in tribuna a Desio, poi l’analisi della partita, con qualche più che comprensibile rammarico.

Devis Cagnardi, coach della Fortitudo Agrigento, esordisce così: «Complimenti a Cantù, non era una partita semplice per loro. Ho visto una squadra quadrata, noi abbiamo provato a creare qualche grattacapo all’inizio. Ma si vede, come sapevamo, sempre di più l’idea di basket di Meo: una Cantù più “sbarazzina”. Noi abbiamo avuto il merito di restare sempre in partita, nonostante la loro prima ondata abbiamo mantenuto la nostra idea di pallacanestro, cambiando spesso difesa perché loro in attacco proponevano sempre soluzioni differenti».

Ma non si può dire che Agrigento non abbia lottato, anzi: «In attacco non siamo andati male, abbiamo messo in lostra le nostre qualità emotive, con la nostra identità. Il terzo quarto ha fatto un po’ di forbice, ha indirizzato la gara in un certo modo, anche per errori nostri».

Nel finale, qualche fischio arbitrale non è sembrato corretto. Cagnardi ha contestato alcune decisioni nel corso della partita: «Posto che non abbiamo perso per colpa degli arbitri, credo sia giusto parlare anche di loro. Non vedo malafede, ma tante difficoltà nella gestione delle partite e della coerenza: nell’ultimo quarto ci sono stati fischi a nostro sfavore un po’ pesanti. Noi abbiamo attaccato tutto quello che c’era da attaccare, ma abbiamo tirato pochissimi liberi. E quando perdi di così poco, anche le scelte arbitrali possono incidere».

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