Da Ros e lo stop di Cantù a Forlì: «Solo sessanta punti non è da noi»

Basket A2 Il capitano non ha dubbi: «Il merito va dato agli avversari, una grande partita». Stefanelli: «Non ci resta che imparare dalla sconfitta». Baldi Rossi: «Nessuno regala niente»

«Siamo stati un po’ sloppy». Che, tradotto dall’inglese, significa “liquidi”, un po’ “inconsistenti”. Leggerini, quando contro una squadra di valore – ma pur sempre priva di un leader riconosciuto come Cinciarini - sarebbe servita una S.Bernardo più granitica, come vista in tempi recenti.

Capitan Matteo Da Ros spiega così il flop di Cantù a Forlì, il primo nella seconda fase del campionato di serie A2 dopo due vittorie consecutive contro Pistoia e Cento. Ma Da Ros rende anche merito agli avversari, che ora sono primi a 10 punti nel girone Giallo, appaiati a Treviglio: «Segnare solo 60 punti in trasferta – ha detto ai microfoni “LE News” a fine partita - non è da noi. Grande merito va però dato a Forlì, che ha disputato una partita fisica e ben preparata sulle nostre cose e sui nostri punti di forza. Inoltre noi non abbiamo trovato le nostre consuete percentuali nel tiro da 3 punti. Siamo stati un po’ “sloppy”. Loro invece hanno giocato bene, mettendo un’energia importante su tutta la partita. Un’energia che, sinceramente, ci ha bloccato in tanti momenti».

Imprecisione e approccio non esaltante sono i motivi che stanno alla base della sconfitta di Cantù, almeno secondo l’opinione di Filippo Baldi Rossi: «Si poteva cominciare un po’ meglio la partita – ammette il lungo canturino -, inoltre abbiamo sbagliato tanti tiri aperti, io per primo».

Come migliorare nelle tre partite che restano prima dei playoff? «C’è un’estrema richiesta di giocare più di squadra, perché ormai le avversarie provano sempre a toglierci dei punti di riferimento. Ci sono delle situazioni complicate, delle difese con anche triple marcature in post basso, quindi è necessario riuscire a ritrovare il nostro consueto buon tiro con una qualità migliore».

Perché da ora in poi, l’atteggiamento degli avversari sarà questo, se non anche peggio: «Queste sono già partite toste, nessuno regala niente come magari poteva succedere in regular season. Prendiamo comunque quanto di buono c’è stato: Forlì ha messo a segno meno di 70 punti in casa. Significa che la difesa è stata solida. Ora sta a noi ora limare gli errori in vista del ritorno contro di loro a Desio tra tre settimane».

Chiude Francesco Stefanelli, che con un paio di bombe ha riaperto in due occasioni la partita: «Forlì ha messo in campo atletismo e fisicità, caratteristiche che noi, a tratti, abbiamo sofferto. L’errore è stato non presentarci bene all’inizio dei due tempi, ma abbiamo anche tentato in tutti i modi di riaprire la partita. Non ci resta che imparare da questa sconfitta e cercare di fare meglio la prossima contro Pistoia».

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