E Sacchetti la vede così: «Un po’ più durezza e meno sufficienza»

Basket A2 Il coach di Cantù e il successo contro Latina: «Un risultato che ci prendiamo volentieri, ci serviva. E ho voluto premiare il lavoro di Stefanelli e Severini»

Occhio, perché contro la Stella Azzurra Roma sarà un’altra storia. L’ha detto a chiare lettere coach Meo Sacchetti, tecnico della S.Bernardo Cantù, dopo la vittoria agevole contro Latina. Una partita che è servita a Cantù per riprendersi il primo posto – occupato a 34 punti con Cremona, che però ha una partita disputata in più rispetto a Cantù – oltre che a ritrovare confidenza con il campo dopo il turno di riposo forzato imposto dal calendario.

«Avvantaggiati dalle assenze»

Minata dalle assenze, su tutte quelle di bomber Lewis e Parrillo, Latina ha retto bene un tempo, prima di crollare: «Le loro assenze sicuramente ci hanno avvantaggiato – ha ammesso Sacchetti -, noi l’abbiamo giocata così così onestamente. È stato importante quello sprazzo prima dell’intervallo, in cui abbiamo segnato tanto da 3: un vantaggio che ci siamo portati poi fino alla fine».

È stata una partita che ha permesso al tecnico canturino di sperimentare qualche soluzione nuova, con quintetti non sempre “tradizionali”: «Volevo premiare Stefanelli e Severini. Si erano allenati bene, è giusto ogni tanto dare delle risposte. Inoltre l’infortunio di Berdini ci ha costretti a rivedere qualcosa. Il suo infortunio? Lo valuteremo, ma sabato non ci sarà».

Resta, al di là di tutto, l’importanza dei due punti per riprendersi vetta e morale: «Sì è una vittoria che ci prendiamo volentieri, perché questi punti ci servivano. Analizzando la prova, dico che c’è stato qualche passaggio a vuoto, che ci può pure stare quando le partite vanno così. Lo so che è difficile mantenere sempre la concentrazione fino alla fine, però ragioniamo sul fatto che a fine primo tempo abbiamo segnato tre-quattro canestri da 3, ma abbiamo mollato un po’ in difesa. Contro Latina in queste condizioni può andare bene, altre volte può essere pericoloso».

La soluzione? «Ci serve un po’ più di durezza anche quando le cose vanno bene. Gli sbagli ci stanno e fanno parte del gioco, è l’atteggiamento che va sistemato: vorrei meno sufficienza». La partita ha restituito un Baldi Rossi su alti livelli: «Quando ha dei problemi di influenza patisce un po’ nel recupero, la febbre non gli passa mai in due giorni. Ora ha recuperato e sicuramente sta meglio: al di là del tiro, che è la sua specialità, ha preso 9 rimbalzi e fatto 4 assist, ha disputato una prova completa. Speriamo di recuperare bene anche Da Ros: serve anche il suo apporto».

«Queste partite non mi piacciono»

Cantù torna a vincere al pari di Cremona, mentre Torino ha perso. Come sette giorni prima aveva perso Treviglio. Vince l’equilibrio in A2 ed è argomento di discussione anche in famiglia (dove tre componenti su cinque sono vivono di basket…): «Ne parlavo con mia moglie: queste partite in cui si affrontano squadre senza l’americano e senza una pedina importante, non mi piacciono mai. E noi questa esperienza l’abbiamo già fatta contro Piacenza. È un campionato in cui l’equilibrio è massimo».

E mette in guardia sul prossimo appuntamento, sabato in trasferta contro la Stella Azzurra Roma: «Ora ci aspetta una squadra che ha disputato un gran primo quarto a Cremona. Ricordiamoci che, contro di loro orfani di un americano, siamo riusciti a vincere solo ai supplementari: sarà più difficile rispetto a Latina».

© RIPRODUZIONE RISERVATA