Gigi&Andrea, basket, sport e risate

Comici Roncato: «Giocavamo insieme all’oratorio. Io ero un bel tiratore, avevo un bel fisico: alto 1,83 mi appendevo al ferro

«Lei è un allenatore?», chiede mister Oronzo Canà-Lino Banfi. «Un mediatore… una persona di quelle che possono far decollare una squadra!», risponde Andrea Bergonzoni-Andrea Roncato, un improbabile talent scout calcistico del leggendario “L’allenatore nel pallone”. Quanto sport – e quanta ironia – nella filmografia dell’attore bolognese Andrea Roncato, superospite del “Gran Galà Xmas Award 2022” organizzato dalla Pallacanestro Cantù.

Ex cestista amatoriale, per il secondo anno presente alla festa di Natale canturina, è rimasto colpito dall’evento messo in piedi dal club. Ma non gli è parso vero di trovarsi di fronte leggende del basket come Pierluigi Marzorati e Carlo Recalcati: «Sono un grande appassionato di basket e le sfide tra la “mia” Virtus Bologna e Cantù erano tra le più sentite. Trovarmi davanti due mostri sacri come Recalcati e Marzorati è stato un tuffo al cuore. Vi dico di più: da ragazzo andavo a vedere la Virtus, anche perché il palazzetto era sempre pieno di ragazze bellissime. Fatto confermato anche dai canturini che c’erano martedì in sala…».

Virtussino Andrea, ma anche il suo alter ergo Gigi Sammarchi: i due si sono riuniti in occasione della festa di Cantù. «Giocavamo insieme all’oratorio. Io ero un bel tiratore, avevo un bel fisico: alto 1,83 mi appendevo al ferro… Gigi era un play velocissimo, quando partitiva in contropiede era imprendibile. Alla Marzorati…».

Insomma, due personaggi del mondo dello spettacolo perfettamente in tema con la serata: «Io ai colleghi giovani consiglio sempre di studiare e migliorarsi, io stesso ho imparato il francese per una serie su Netflix. E dico loro di fare sport: da ragazzo giocavo a basket due ore al giorno e sono a posto fisicamente anche per il mio passato. Gigi? Vive a Marbella, ci troviamo di rado per eventi come questo: dividersi è stato giusto. A me piace il cinema, lui è più da teatro. È una regola dello spettacolo: smetti di fare una cosa prima che inizi a stancare. Lui però è uno sportivo vero: corre 20 km al giorno e disputa tutte le maratone più importanti a 73 anni».

Film, serie tv, collaborazioni: a 75 anni Roncato non smette di lavorare. Ed è cambiato negli anni: «Il mio personaggio si è evoluto. A 30 anni facevo il donnaiolo, poi bisogna adeguarsi all’età. E il nostro lavoro aiuta a tenere il cervello attivo… ho appena lavorato con Ottavia Piccolo, sembra una ragazzina».

Cinema e sport, un binomio di successo. Anche in chiave comica. E due film di Roncato, “L’allenatore nel pallone” e “Mezzo destro mezzo sinistro - 2 calciatori senza pallone”, sono due classicissimi vintage, amati anche da tanti giovani: «Fu un errore, nel sequel de “L’allenatore nel pallone” cambiare totalmente il cast. Squadra che vince non si cambia, è una regola anche per lo spettacolo. La gente aveva voglia di sapere come si erano sviluppate le vite di Aristoteles, di Giginho e Bergonzoni…».

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