Nikolic: «Cantù, ci voleva proprio una partita così»

Successo «La chiave di lettura della vittoria a Torino sta tutta nella lucidità che abbiamo sempre dimostrato»

Stefan Nikolic non finisce più di stupire. Qualcuno alla Pallacanestro Cantù ci aveva visto lungo nell’assegnargli in estate un ruolo più definito, ma forse nessuno si immaginava un’esplosione così netta dell’ala serba di formazione italiana, alla sua seconda stagione in Brianza.

Parlano, per Nikolic, oltre ai fatti anche i numeri. Nell’ottava vittoria consecutiva di Cantù, ha realizzato il suo “high” stagionale in termini di punti, ben 27, con 10/13 dal campo e 6/7 dalla lunetta.

Venticinque anni, Nikolic sta viaggiando a 16.1 punti di media con 5.1 rimbalzi, in 30.8 minuti. Statistiche in netto miglioramento rispetto ai 6.9 punti e 3.6 rimbalzi in 18.9 minuti della stagione regolare 2021/22.

Grande serata per Stefan, ma nel complesso per tutta Cantù, come ammette lo stesso giocatore: «Ci voleva una partita così per riscattarci dopo la prestazione non entusiasmante contro la Stella Azzurra Roma nel turno infrasettimanale. Sono felice di aver dato il mio contributo. Non so dire se mi sentissi particolarmente ispirato: ho preferito concentrarmi sulle scelte giuste, volevo anche capire il flusso della partita per farmi trovare pronto. È andata bene».

Maggiore consapevolezza, anche supportata dalle sette vittorie precedenti, ha dato una grossa mano a Cantù al Pala Gianni Asti: «La chiave di lettura della vittoria a Torino sta tutta nella lucidità che abbiamo sempre dimostrato, nella serenità delle scelte e nella fiducia nei nostri mezzi nelle letture. Una volta accumulato e mantenuto il vantaggio, abbiamo capito che il gioco era fatto».

Ma in questa Cantù che torna al vertice, per il serbo, ci sono tanti mattoncini, messi da tani giocatori: «Direi da tutti – sottolinea Nikolic -, perché in tutti ho visto la concentrazione giusta per cercare la soluzione migliore. Il primo posto ora è importante ed è una bella soddisfazione. Guardandoci un po’ indietro, possiamo dire di essere sulla strada giusta. E la vittoria di Torino vale doppio, perché è una squadra d’alta classifica: è come se fosse stata una partita dei playoff».

Impossibile sorvolare sulla striscia vincente di otto successi consecutivi: «Certo, ma la partita più importante è sempre quella che bisogna ancora giocare. Ma chiaramente in questa serie di vittorie c’è tutta la crescita del nostro gruppo».

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