Nikolic, cuore di Cantù: «Sembriamo di serie A con così tanti stranieri»

Basket Un ’estate movimenta e senza riposo per il serbo: «Ho apprezzato l’affetto della società e dei tifosi. Partiamo bene, si notano subito entusiasmo e impegno»

Riposare? Neanche per sogno. L’estate di Stefan Nikolic è stata frenetica. Si può dire che non si sia quasi mai fermato dopo la sconfitta ai playoff di Cantù contro Pistoia. Qualche giorno di vacanza, il matrimonio con Federica, gli Europei universitari, la preparazione personalizzata. E, ora, il lavoro con Cantù. Per quella che sarà la terza stagione consecutiva del giocatore serbo di formazione italiana alla Pallacanestro Cantù.

L’Europeo universitario

Curiosa l’esperienza in Portogallo, per il campionato europeo delle Università. Nikolic, iscritto a Filosofia all’Alma Mater di Bologna, ha fatto parte di uno squadrone, che ha vinto in finale contro i lituani della Vytautas Magnus University:

«Abbiamo giocato sei partite in sette giorni – racconta il giocatore -: con me c’erano Conti della Fortitudo, Sabatini di Piacenza e Cucci della Luiss Roma. Una gran bella squadra, sembravamo un team di A2».

Poi si è sposato con la pallavolista Federica: «Ma il viaggio di nozze, con tutti questi impegni, l’abbiamo rimandato…».

Tirato a lucido, Nikolic confessa anche di aver svolto parecchio lavoro fisico: «Ho sempre lavorato – ammette – perché ho voluto sfruttare bene il tempo libero per avere una crescita fisica e tecnica. Ho fatto un investimento su me stesso, per farmi trovare pronto al raduno con Cantù».

È stata anche un’estate di riflessione, perché il suo contratto era scaduto ed è stato rinnovato. E non era affatto automatico: «Ho avuto bisogno di staccare per qualche giorno dopo la sconfitta contro Pistoia. È stata una delusione, siamo usciti troppo presto dai playoff. Quando è stato il momento, Cantù mi ha dimostrato che teneva tanto a me. Ho apprezzato questa posizione e questo impegno, ho sentito l’affetto della società e dell’allenatore che hanno chiarito le idee sul mio futuro. Conclusa bene la trattativa, ho anche apprezzato anche i messaggi dei tifosi che mi hanno sostenuto in questi anni».

«Io e Bucarelli i veterani»

E si apre ora il terzo consecutivo a Cantù: «Io e Bucarelli siamo “veterani”, sappiamo che avremo più responsabilità nello spogliatoio e in campo. Star qui per il terzo anno e ritentare la scalata alla serie A è una sfida e vogliamo vincerla».

Prime impressioni sulla squadra? «Con tanti stranieri, sembriamo un team di A. Questo suona molto bene, ma tutto va dimostrato e conquistato sul campo. Partiamo bene: fin dal primo allenamento ho visto in tutti impegno, voglia ed entusiasmo».

Le rivali di Cantù quali saranno? «Trapani, Torino e Treviglio nel nostro girone. Mi piace il ritorno alla “vecchia” fase a orologio: la prima fase conterà di più, ogni sfida sarà importante anche in ottica playoff».

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