Rogic, la nuova guida di Cantù: «Spero in una stagione importante»

Si presenta il croato: «Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità»

Trent’anni da compiere a fine settembre, croato, scuola slava, 187 centimetri di altezza, Roko Rogic, nuovo play dell’Acqua S. Bernardo, ha già conosciuto l’Italia, in una fugace apparizione a Imola nel 2016/17. È cresciuto, è un atleta della Croazia.

E proprio dal ritiro della Nazionale croata – in ritiro pre-Europei - è arrivato a Cantù, un po’ a sorpresa, Certamente in anticipo sulle tempistiche. Una decisione che lui stesso ha chiarito: «Ho capito che per me, in Nazionale, lo spazio sarebbe stato davvero ridotto. Ho parlato serenamente con il ct di questa situazione e, con altrettanta sincerità e serenità, abbiamo preso di comune accordo la decisione di lasciare il ritiro, in modo da potermi aggregare alla mia nuova squadra».

Ora, a Cantù, si aspetta una bella stagione: «Il mio obiettivo era tornare in Italia, finalmente ci sono riuscito. Sono felice di essere qui, in anticipo su quanto previsto: potrò sviluppare meglio la conoscenza di coach e compagni. Spero in una stagione importante, consapevole che ogni lega ha le proprie caratteristiche: l’importante è migliorarsi e adattarsi alle richieste e poco importa se sei straniero o italiano, l’importante è sapersi assumere le proprie responsabilità».

Autentico girovago della pallacanestro – in carriera ha cambiato molte squadre, ultima tappa al Pierniki Torun in Polonia -, a Cantù ha firmato un biennale: «Nel basket moderno è difficile trovare accordi pluriennali, a trent’anni sono felice di aver firmato un contratto più lungo del solito».

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