Sacchetti e la Juvi: «Non voglio cali di tensione»

Campionato Si chiude la prima fase della regular season e Cantù, dopo la bella vittoria contro Torino

La partita che non serve a nessuno, se non a tenere muscoli e motori accesi in vista della seconda fase e, successivamente, dei playoff. Si chiude la prima fase della regular season e Cantù, dopo la bella vittoria contro Torino, affronta domani in trasferta la Juvi Cremona. Entrambe, però, non hanno obiettivi sensibili da conquistare. In pratica, nessuna lotterà per una posizione migliore: Cantù è già certa del primo posto e della sua collocazione nel girone Giallo per la seconda fase, la Juvi Cremona è invece già ai blocchi di partenza del girone Salvezza. Diventerà quindi poco più di un allenamento per entrambe, per la Juvi debutterà in panchina il nuovo tecnico Moretti. Ieri coach Meo Sacchetti ha presentato la sfida di domenica alle 18 al PalaRadi, dando il giusto peso alla partita: «Ricordo la sfida dell’andata, loro vennero qua in una condizione non buona, poi sono cambiati. Sappiamo bene che sarà una partita che non darà niente a noi e niente a loro, ma non vedo perché non giocarcela fino in fondo. Vogliamo arrivare con la testa giusta alle sfide decisive della seconda fase, per conquistare la migliore posizione per i playoff».

È emerso qualche acciacco qua e là tra i giocatori ma non c’è nulla di preoccupante nel gruppo canturino: «Cerchiamo di recuperare qualcuno, vediamo come siamo messi, altrimenti giocherà di più qualcun altro. Certamente vorrei provare da dare più spazio a giocatori che finora hanno giocato un po’ meno in generale».

Ma come approcciare una partita che, concretamente, non ha nulla da regalare a nessuna delle due squadre? Sacchetti non ha dubbi: «Quando si gioca, si vuole vincere, è una regola dello sport. Poi loro hanno cambiato allenatore, sicuramente vorrà vedere un atteggiamento diverso e certamente qualcosa cambierà negli schemi. Tutto sommato anche noi abbiamo disputato un campionato di un certo tipo e vogliamo chiudere questa prima parte bene. Quindi vincendo, anche se conta poco».

Una prima fase che, sebbene serva solo per le statistiche, Cantù ha chiuso in testa, un traguardo pur sempre importante: «Abbiamo sempre giocato con la voglia di vincerle tutte. Ci siamo riusciti spesso, alcune partite le abbiamo prese per i capelli. Una l’abbiamo persa “in modo bello” a Treviglio contro un avversario forte, altre meno. Abbiamo sempre cercato di pensare a noi stessi e di fare i conti alla fine».

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