Sacchetti: «L’avevamo riaperta, ma poi gli abbiamo concesso troppo»

Interviste Preferisce non soffermarsi sulla sfida a distanza col figlio Brian («non ho voglia di parlarne»)

Mastica amaro Meo Sacchetti per il ko di Treviglio che interrompe una striscia lunghissima di Cantù. La formazione brianzola riassapora il gusto della sconfitta, al termine di una partita non giocata col piglio giusto soprattutto nei momenti decisivi. Era da qualche settimana che Cantù arrancava e non è un caso che sia arrivata questa sconfitta che può essere anche salutare in vista del prosieguo del campionato: «Siamo partiti bene poi però abbiamo sofferto i tanti rimbalzi di Treviglio. Abbiamo rimesso in piedi questa partita nel finale, poi siamo stati poco bravi a lasciargli quei quattro tiri aperti che hanno sciolto i nostri avversari e hanno creato quel gap che non siamo più riusciti a ricucire. In quella circostanza abbiamo peccato di lucidità ed attenzione. La partita si è indirizzata, abbiamo perso un paio di palle e quindi merito loro per aver vinto questa partita».

Sacchetti, che preferisce non soffermarsi sulla sfida a distanza col figlio Brian («non ho voglia di parlarne», le sue parole nel post-gara nonostante i 18 punti del capitano di casa), riempie invece di elogi il pubblico di Treviglio e anche i tifosi di Cantù.

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