Sacchetti si gode la prima: «Bene in entrambe le fasi»

Il coach della S. Bernardo Cantù non ha dubbi: «Baldi Rossi e Berdini mi sono piaciuti molto»

Un buon inizio per l’Acqua S.Bernardo Cantù che, dopo le fatiche in Supercoppa la cui avventura si è conclusa in semifinale contro Cremona, parte bene in campionato superando l’Urania Milano.

Un convincente 70-85 nel derby giocato all’Allianz Cloud, in cui i biancoblù hanno sfoderato tutto il classico repertorio di una gara di inizio stagione.

«Credo che la partita sia stata buona in entrambe le fasi. Ci siamo mossi abbastanza bene in attacco e non era facile – ha rimarcato coach Meo Sacchetti – certamente abbiamo fatto meglio in difesa, con delle giocate molto buone. Dobbiamo migliorare sotto il profilo dell’intensità perché ogni tanto è come se staccassimo l’interruttore e uscissimo dalla partita. Come all’inizio del secondo quarto quando abbiamo subito un loro break».

In effetti quello è stato l’unico momento in cui l’Urania ha coltivato le speranze di un colpaccio: che sono durante davvero pochissimo. «Siamo stati bravi in quella circostanza a rialzare il ritmo in difesa, riprendendo in mano l’incontro. L’importante comunque era vincere la partita e torniamo a casa con i due punti», le parole di Sacchetti.

In quel frangente è stato molto utile Filippo Baldi Rossi, autore di 16 punti complessivi e che ha creato parecchi problemi all’Urania Milano. Coach Villa aveva ammesso di aver preparato una marcatura apposita su di lui, cambiando sui pick and roll per evitare che si aprisse per tirare.

Un piano che però i padroni di casa sono riusciti ad attuare poche volte, restando spesso inermi di fronte al tiro del giocatore canturino: «Mi è piaciuto molto – ha ammesso Sacchetti – perché si è mosso tanto sotto canestro ed i risultati si sono visti».

Fra le note positive c’è il rientro di Berdini dopo l’infortunio, un giocatore la cui importanza già nella fase di pre-season era stata rimarcata da Meo Sacchetti: «Ci ha permesso di effettuare delle rotazioni efficaci, sia giocando insieme a Rogic per alcuni minuti sia al suo posto, dandogli la possibilità di riposare quando era stanco».

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