Santoro e la Cantù tornata a volare. «Una reazione bella e convincente»

Basket A Trapani, alla prima occasione dopo il ko di Treviglio, la S. Bernardo risponde presente. Il gm: «Nessuna scoria e bravi tutti, soprattutto Da Ros, a non far sentire l’assenza di Baldi Rossi»

Nessuno strascico dopo la sconfitta a Treviglio. Alla prima occasione, Cantù ha saputo rialzarsi riprendendo il cammino battendo Trapani. L’ha fatto senza Baldi Rossi e, tutto sommato, correndo pochi pericoli nel corso della trasferta siciliana.

Segno di una stabilità, soprattutto mentale, che sarà necessario mantenere per tutta la stagione regolare, che a questo punto per Cantù ha ancora poco da dire, dovendo semplicemente blindare l’arrivo nei primi tre posti.

«Il rischio – commenta Sandro Santoro, general manager della S.Bernardo – è che perdere a Treviglio potesse lasciare qualche scoria e che la squadra potesse aver subito un contraccolpo. Non è stato così per fortuna. Non siamo arrivati benissimo a livello di uomini, mancando Baldi Rossi, era un’assenza che poteva crearci qualche grattacapo, ma siamo riusciti a non patire la sua mancanza».

«Abbiamo acquisito solidità»

La reazione, quindi, c’è stata: «Ed è stata convincente, a conferma che dal punto di vista mentale abbiamo acquisito una solidità che ci permette di non farci travolgere dalle prime difficoltà. No, non siamo ancora del tutto sereni, perché sappiamo che la strada è molto lunga».

Non sono pochi gli aspetti che lasciano ben sperare anche in chiave futura: «Vincere a Trapani è stato un segnale positivo, perché tutti i giocatori si sono sobbarcati responsabilità in più, con rotazioni ridotte rispetto alle nostre abitudini. Nessuno ha fatto sentire l’assenza di un giocatore importante. E penso soprattutto a Da Ros, che ha interpretato al meglio il suo ruolo, speculare a quello di Baldi Rossi, e come capitano ha dato ancora un contributo di solidità notevole, confermando la bontà della nostra visione estiva sulla sua convivenza con un giocatore come Baldi Rossi».

Una concentrazione e una solidità di fondo che andranno mantenute a lungo. La classifica nella regular season per Cantù, ora conta davvero poco, essendo più importanti per la seconda fase gli scontri diretti.

«Condizioni fisiche e mentali»

E, se Torino davvero riuscirà a entrare nelle prime tre – ne parliamo a parte, è a -1 dalla zona altissima della classifica –, diventando un’avversaria con cui fare i conti degli scontri diretti, la sfida contro Cantù sarà solo alla penultima giornata, il 19 marzo dopo la disputa della Final Four di Coppa Italia: «Coach Sacchetti in questi mesi è riuscito a trasferire la giusta mentalità, che dobbiamo mantenere fino alla fine. Ragionando sul lungo periodo, il nostro obiettivo è arrivare ai playoff nelle giuste condizioni fisiche, ma non deve mai mancare la capacità di essere forti mentalmente», ha concluso il dirigente canturino.

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