Santoro nella stanza dei bottoni. «Svilupperemo le idee migliori»

Basket Il gm di Cantù nominato nel direttivo della Lnp: «Ringrazio Maiorana e la mia società». E guarda un po’ anche in casa: «L’eliminazione in Supercoppa lascia amarezza e indicazioni»

La Pallacanestro Cantù entra nel cuore della Lega Nazionale Pallacanestro grazie alla nomina del direttore generale Sandro Santoro nel direttivo. Sabato a Bologna, la lega ha rinnovato le cariche: il nuovo presidente è l’avvocato Francesco Maiorana, che aveva ricoperto l’incarico di reggente dallo scorso maggio.

Per la serie A2, con Santoro, entrano nel direttivo anche Luca Biganzoli (Urania Milano), Renato Pasquali (Forlì) e Roberto Pietropaoli (Real Sebastiani Rieti).

Per Santoro e Cantù è una chiamata importante, in un momento delicato per la pallacanestro di base, alle prese con la riforma dello sport e con quella dei campionati: «È doveroso – dice Santoro - ringraziare Francesco Maiorana per la fiducia. E grazie anche a Pallacanestro Cantù, che ha favorito questa possibilità».

«Proposte per il movimento»

Che significato ha questa nomina? «Vuol dire entrare in un contesto dove si riuscirà a seguire e migliorare il nostro basket, con proposte per stimolare il movimento. La sfida è preparare il terreno per accogliere nel migliore dei modi la riforma dello sport che ha già, e avrà, ripercussioni sul mondo dello sport dilettantistico. Da subito svilupperemo le idee migliori per dare alla Lnp un futuro degno della sua importanza».

Intanto, la riforma dello sport è già realtà e le società sono alle prese con la nuova normativa: «Siamo in corso d’opera, questo campionato porterà a un totale assorbimento. La riforma è pensata per dare una struttura diversa allo sport dilettantistico, ma tanti aspetti vanno ancora approfonditi. Siamo di fronte a un sistema di gestione nuovo, occorrerà adattarci a una situazione del tutto differente rispetto al passato». Dialogo con i club e informazioni chiare saranno il sale della stagione: «Dovremo stare vicini alle società, cercando di trasformare le difficoltà in opportunità».

«Stagione molto competitiva»

Da un lato la riforma dello sport, dall’altra quella dei campionati, che porterà dalla prossima stagione a una A2 a venti squadre: «Sarà una stagione molto più competitiva rispetto all’ultima. Ci sono squadre che si sono riproposte con la stessa ambizione, altre si sono fatte avanti per costruire qualcosa di importante. Quest’anno le sei retrocessioni hanno innalzato il livello di attenzione delle società e la classifica, presumibilmente, non consentirà di avere troppi margini di tranquillità. È uno stimolo per tutti, ma anche un passaggio obbligato se si voleva andare verso la riduzione a venti squadre e verso un campionato di respiro nazionale».

Intanto, Cantù ha abbandonato subito la Supercoppa: «L’eliminazione lascia l’amaro in bocca, ma anche indicazioni. Abbiamo avuto un’idea di cosa dovremo attenderci da questo campionato: l’assenza di Hickey a Torino è stato un problema, ma dobbiamo andare oltre e capire dove, quando e come migliorare il migliorabile».

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