Pashutin: «Ancora male a rimbalzo
E non abbiamo giocato di squadra»

l coach russo di Cantù:«Se vogliamo vincere non è possibile lasciare così tanto spazio ai tiratori».

Non può esserlo, e infatti non è soddisfatto l’allenatore della Red October, Evgeny Pashutin nel post-partita. Ciò che non è andato, è evidente anche a chi mastica poca pallacanestro: troppi i 98 punti concessi a una corazzata come la Scandone Avellino, che si è accesa troppo presto senza che la difesa brianzola riuscisse a spegnerla.

«Il piano partita era stato preparato per fermare Green e Cole (53 punti in due, ndr), i due giocatori di riferimento di Avellino, ma così non è stato. La squadra non è scesa in campo concentrata e ha commesso molti errori. Anche perché se Green ha segnato 32 punti è chiaro che il piano partita non è stato svolto bene...».

Il coach russo aveva alle spalle anche altre gare ufficiali, che comunque non hanno portato Cantù a centrare la qualificazione alla Champions League. Una costante, sono state le sconfitte a rimbalzo. «Ancora una volta la squadra non si è imposta a rimbalzo -prosegue l’analisi Pashutin - mentre nel terzo quarto, anche se abbiamo a giocato meglio, i problemi in difesa non sono stati risolti».

«Abbiamo bisogno di una mentalità forte per 40 minuti e invece non l’abbiamo avuta. Se vogliamo vincere - chiosa l’allenatore canturino - non è possibile lasciare così tanto spazio ai tiratori. In settimana lavoreremo per migliorare in difesa, ma non solo. Non abbiamo girato bene la palla e non abbiamo giocato di squadra: dobbiamo cambiare anche questo aspetto».

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