Quella telefonata
«C’è un positivo»

Pallacanestro Cantù: tutti negativi meno uno ai test effettuati venerdì. E dal laboratorio di analisi scomparsi altri tamponi.

«Pallacanestro Cantù comunica che, a seguito dei test effettuati, un giocatore è risultato positivo al Covid-19. Il club ha attivato tutte le procedure previste dal protocollo in vigore e ha prontamente informato le autorità competenti. Il giocatore, attualmente in isolamento, è asintomatico». La comunicazione da parte del club è del primo pomeriggio di ieri. Che per ragioni di privacy non rivela il nome del proprio tesserato. Allora si attende la serata per far la conta dei canturini a referto a Masnago e si scopre che a mancare è Jaime Smith. E pur tuttavia, anche nei comunicati successivi alla partita, la Pallacanestro Cantù non associa mai il nome di Smith al termine positività.

Ricostruiamo intanto l’accaduto. L’ultimo test, quello che ha portato alla scoperta della positività risale al pomeriggio di venerdì, quando l’incaricata del laboratorio di analisi convenzionato con Legabasket - Federlab di Roma -, al “Caimi” sottopone tutti ai tamponi. La telefonata del laboratorio per avvisare la società della positività è invece di ieri mattina. Di lì quindi lo stop, con isolamento, del giocatore, completamente asintomatico, se si esclude una leggera sensazione di stanchezza.

E ora che succede? Oggi è pre­visto un altro tampone per tutti i mem­bri del Team Squadra per verificare l’evoluzione della situazione. Se non ci saranno ulteriori positività, il grup­po riprenderà regolarmente gli allena­menti secondo quanto disposto dai protocolli Fip. Quanto al positivo, se il tampone si negativizzerà dovrà poi effettuarne un altro 48 ore dopo e se pure questo sarà negativo allora potrà tornare ad allenarsi. In caso, al contrario, di nuova positività dovrà sottoporsi al periodo di quarantena, da ieri ridotto a 10 giorni.

Ma ieri, la S.Bernardo a Varese, oltre a Smith, non ha potuto avvalersi di altri suoi quattro tesserati (un paio di giovani giocatori, il vice allenatore Marco Gandini e il preparatore fisico Oscar Pedretti) perché poco prima della palla a due è arrivata la comunicazione che si è verificata la mancanza dei referti attestanti i risultati di altri 4 componenti del gruppo team a causa di un problema con il laboratorio che ha effettuato i tamponi come da protocollo.

E dal momento che, giustamente, il medico sociale non si è assunto la responsabilità di garantire la “non positività” dei soggetti in questione, questi ultimi non sono andati a referto. In sostanza, Cantù ha dovuto accusare cinque assenze tra squadra e staff vari.

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